Mastite

Illustrazione 3d di una mammella per descrivere la mastite

La mastite è una infiammazione del tessuto mammario che può essere categorizzata in mastite da allattamento (o mastite puerperale) e forme di mastite non legate all’allattamento.

La forma più comune di questa informazione è la cosiddetta mastite puerperale, tipicamente dovuta ad un ingorgo prolungato dei dotti lattiferi, i piccoli canali che portano il latte fino al capezzolo. Oltre all’infiammazione è spesso presente un’infezione. Le donne affette da questo disturbo possono sviluppare dolore, gonfiore, e perfino sintomi sistemici associati, come febbre.

Le mastiti non legate all’allattamento includono la mastite periduttale, con infiammazione dei tessuti confinanti con i dotti mammari, e la mastite granulomatosa idiopatica, con infiammazione rara e benigna che può somigliare clinicamente al tumore della mammella: in questo caso la maggior parte delle pazienti avverte, per esempio, la presenza di masse granuliformi a livello della mammella colpita dal disturbo.

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Quali sono i sintomi della mastite?

Molte persone con mastite possono sviluppare un segno rosso a forma di cuneo su uno dei due seni; di rado infatti la mastite si verifica in entrambi i seni. Il seno colpito da questo disturbo può essere gonfio, caldo e infiammato e la persona può avvertire un aumento di sensibilità e dolore al tatto. Altri sintomi della mastite possono essere:

  • noduli al seno;
  • mastalgia (dolore al seno) che peggiora durante l’allattamento;
  • astenia;
  • sintomi influenzali come la febbre e i brividi;
  • nausea;
  • vomito (emesi);

Quali sono le cause e i fattori di rischio della mastite?

La mastite si verifica quando i batteri presenti sulla pelle o sulla saliva entrano nel tessuto mammario attraverso un dotto connesso al capezzolo o attraverso qualche piccola lesione, che può formarsi durante l’allattamento.

L’infezione può verificarsi anche nel caso in cui un dotto lattifero dovesse ostruirsi. In questo caso la stagnazione del latte può infatti favorire la crescita dei batteri.

Esistono inoltre alcuni fattori che aumentano il rischio che una madre in fase di allattamento sviluppi mastite. Tra questi possiamo annoverare:

  • precedenti episodi di mastite durante l’allattamento;
  • capezzoli doloranti e/o screpolati;
  • fumo di sigaretta;
  • cattiva alimentazione;
  • utilizzo di reggiseni eccessivamente attillati che possono limitare il flusso di latte.

Come viene diagnosticata la mastite?

Per la diagnosi di mastite il medico esegue un esame fisico approfondito chiedendo, alla persona affetta dal disturbo, informazioni circa tutti i possibili sintomi avvertiti. Oltre a questo, può essere utile un esame di laboratorio basato su colture del latte della madre affetta. In tal modo si può identificare l’agente infettivo, e stabilire la migliore cura possibile.

Inoltre, dato che anche il tumore della mammella può manifestarsi con arrossamento e gonfiore, il medico può valutare l’utilizzo di altri esami diagnostici per assicurarsi che la diagnosi sia corretta. A tale scopo possono essere prescritti esami come la mammografia o l’ecografia. Inoltre, se i segni e sintomi persistono anche dopo aver completato un ciclo di antibiotici, il medico potrebbe richiedere una biopsia per assicurarsi che la paziente non abbia sviluppato un tumore della mammella.

Foto di donna con mammella dolorante per mastite

Come si cura la mastite?

Per curare la mastite, il medico, dopo aver avuto i risultati dell’esame colturale del latte materno, può decidere di prescrivere la cura antibiotica adatta per il tipo di infezione rilevata. Quest’ultima dovrebbe risolversi entro 10 giorni, ma potrebbe durare anche fino a 3 settimane. La mastite può talvolta risolversi da sola senza cure mediche specifiche.

Per ridurre il dolore e l’infiammazione, inoltre, sono raccomandate alcune pratiche:

  • applicare impacchi caldi e umidi sul seno colpito da mastite;
  • mantenere ritmi di allattamento costanti, in modo da mantenere il flusso di latte attraverso i dotti lattiferi, prevenendo così possibili ostruzioni;
  • bere molti liquidi e riposare il più possibile;
  • massaggiare l’area colpita con un leggero movimento circolare;
  • indossare un reggiseno non eccessivamente attillato;
  • assumere FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) per alleviare l’infiammazione.

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

La mastite, un'infiammazione del tessuto mammario, può essere causata da ingorghi prolungati dei dotti lattiferi o infezioni. I sintomi includono dolore, gonfiore e febbre. Le cause possono essere legate all'allattamento o non correlate.