Peniscopia

Illustrazione dell'organo genitale maschile per descrivere la Peniscopia

 

La peniscopia è un esame diagnostico utile come screening delle lesioni genitali negli uomini, viene eseguito dall’urologo o dal dermatologo attraverso uno strumento chiamato colposcopio e trova il suo impiego principale nella rilevazione dell’infezione da HPV ed altre malattie ad esso correlate.

 

 

A cosa serve la peniscopia? 

È un esame di accertamento che consente una diagnosi migliore e più accurata dal momento che è in grado di individuare:

  • lesioni ancora non visibili clinicamente;
  • lesioni visibili clinicamente ma di cui è ancora dubbia la diagnosi.

Il papilloma virus umano è responsabile dell’infezione virale più frequente e più diffusa al mondo. Il virus riesce a provocare lesioni cancerose a carico di ano, vulva, vagina e pene. L’infezione  in un primo momento può essere asintomatica e generare lesioni non visibili ad occhio nudo. Per questa ragione la prevenzione rappresenta la prima arma di difesa contro l’infezione e questa può essere attuata attraverso:

  • l’uso del preservativo;
  • il vaccino;
  • lo screening precoce.

L'infezione da HPV è più comune nei soggetti sessualmente attivi e tende a manifestarsi in forme diverse, molte delle quali rilevabili principalmente tramite la peniscopia come:

  • condilomi acuminati ano-genitali, anche conosciuti come verruche;
  • papule pigmentate o non pigmentate.

Le eventuali lesioni con aspetto anomalo, che destano sospetto di tumori, vengono in un momento successivo, confermate tramite ulteriori accertamenti come la biopsia e/o l’esame istologico.

La peniscopia inoltre permette la diagnosi differenziale tra patologie correlate all’HPV ed altre malattie a carico del pene quali:

  • molluschi;
  • angiocheratomi;
  • papule perlacee;
  • candidosi;
  • balanite venerea, non venerea, di Zoon;
  • scabbia;
  • psoriasi genitale;
  • eczema genitale;
  • lichen.



 

 

 

Quando si effettua la peniscopia?  

L’esame viene solitamente consigliato e richiesto dal medico curante che nutra il sospetto di eventuali patologie a carico del pene, al riferire del paziente di determinati segni e sintomi tra cui:

  • macchie, puntini rossi o vescicole;
  • bruciore;
  • prurito;
  • dolore;
  • presenza di noduli o piccole ulcere;
  • difficolta ad urinare o ad eiaculare;
  • difficolta a retrarre il prepuzio;
  • dolore durante i rapporti sessuali.

 

Inoltre possono essere fattori di rischio per numerose patologie, la familiarità a certe abitudini tra cui:

  • rapporti sessuali non protetti con diversi partner;
  • il fumo di sigaretta;
  • la scarsa igiene intima;
  • partner con evidenza di lesioni.

 

 

Come si fa la peniscopia? 

La peniscopia si esegue tramite il colposcopio, uno strumento in grado di ingrandire le immagini.

 

Vengono applicate sul pene delle garze imbevute di acido acetico al 5%, alla rimozione delle quali, saranno eventualmente evidenti delle macchie bianco perlacee che prima dell’applicazione non erano visualizzabili. Il colposcopio è collegato ad una telecamera e a seconda delle necessità può essere corredata da prelievi citologici o istologici.

 

Le immagini della porzione di mucosa esaminata e precedentemente preparata sono molto dettagliate e visualizzabili su uno schermo di un computer che le elabora. Durante l’esame il pene viene osservato in tutte le parti che lo compongono, congiuntamente alla zona perineale, lo scroto e la zona anale.

 

 

Primo piano di un coloscopio in una sala di ospedale

 

 

Preparazione alla peniscopia 

La peniscopia non necessita di nessuna preparazione in particolare, di conseguenza il giorno in cui è programmata, il paziente potrà recarsi direttamente all’esame.

 

 

La peniscopia fa male? 

La peniscopia è un esame diagnostico non invasivo, pertanto è indolore e di breve durata. Tuttavia alla presenza di stati infiammatori, l’applicazione della soluzione a base di acido acetico potrebbe in alcuni casi provocare dei bruciori, che comunque regrediscono spontaneamente in pochi minuti.

 

 

Quali sono le possibili complicanze legate alla peniscopia? 

La peniscopia si limita alla sola osservazione ingrandita della zona tramite il colposcopio, pertanto non ne derivano complicanze di alcun genere.

 

 

A cosa bisogna prestare attenzione dopo la peniscopia? 

A seguito della peniscopia non bisogna prestare attenzione a nulla in particolare, dal momento che è un esame completamente non invasivo.

 

 

Fonti 

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

La peniscopia è un esame utilizzato come supporto nella diagnosi delle infezioni genitali da Papilloma virus e di altre patologie dermatologiche.

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