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Dispepsia (Cattiva digestione o Indigestione)

Illustrazione 3d di uno stomaco per descrivere la Dispepsia

La dispepsia in breve

  • La dispepsia, o cattiva digestione (indigestione), è una condizione frequente che interessa fino al 50% della popolazione generale con sintomi come bruciore gastrico, aerofagia, nausea

  • La cattiva digestione può essere funzionale, ovvero non avere cause patologiche, oppure organica e quindi secondaria a malattie dell'apparato gastro-intestinale

  • Il trattamento della dispepsia varia a seconda della sua natura, e si basa su farmaci, dieta e gestione dello stress

Indice degli argomenti

Cos’è la dispepsia o cattiva digestione?

Il termine dispepsia viene dal greco e letteralmente significa “cattiva digestione” o "indigestione", per questa ragione le definizioni vengono usate come sinonimi. Si tratta di un disturbo cronico o ricorrente molto comune, tanto da interessare fino al 50% della popolazione generale.1

La dispepsia si classifica in funzionale, quando non è determinata da cause patologiche, e in organica, quando risulta secondaria a malattie del tratto gastro-intestinale.2

Dal punto di vista dell’incidenza, la dispepsia funzionale è di gran lunga la più diffusa, rappresentando il 63% del totale dei casi in Italia.3 


Per essere definita come tale, la dispepsia deve avere alcune caratteristiche che la differenzino da un malessere occasionale trascurabile. Pertanto si parla di cattiva digestione quando i sintomi sono tali da interferire con le attività quotidiane, hanno una frequenza di almeno tre giorni alla settimana per una durata di tre mesi consecutivi, con un esordio nei sei mesi precedenti.1

Uomo con dispepsia ha una sensazione di dolore allo stomaco e si tiene con una mano l'addome mentre l'altra mano sulla bocca trattiene la nausea

Quali sono i sintomi e i segni associati alla cattiva digestione?

I sintomi generali della dispepsia comprendono:

  • sensazione di gonfiore addominale;
  • fastidio, bruciore o dolore nella parte alta dell’addome (mal di stomaco);
  • sazietà precoce;
  • mancanza di appetito;
  • eruttazione;
  • rigurgito;
  • nausea e/o vomito, non sempre presenti.1,2

Sintomi della dispepsia funzionale

Se parliamo della cattiva digestione come disturbo funzionale non patologico, essa si suddivide in tre sottotipi proprio sulla base dei sintomi lamentati. Pertanto avremo:

  • dispepsia funzionale simil-ulcerosa, contraddistinta da dolore alla parte superiore dell’addome e alla bocca dello stomaco che si presenta anche di notte, miglioramento dei sintomi dopo i pasti o con l’assunzione di farmaci antiacidi, andamento ondivago con alternanza di fasi acute ad altre di remissione;
  • dispepsia funzionale simil-motoria, contraddistinta sempre da dolore generale a livello epigastrico, sensazione di avere lo stomaco pieno anche dopo aver ingerito modeste quantità di cibo, svuotamento gastrico molto lento, nausea e/o vomito post prandiale;
  • dispepsia funzionale non determinata, contraddistinta da sintomi diversi rispetto a quelli finora citati.

Sintomi della dispepsia organica

La dispepsia organica che dipenda da malattie dell’apparato gastro-intestinale e può manifestarsi con segni che possono aiutare il/la gastroenterologo/a risalire alla causa primaria del disturbo. I sintomi di una cattiva digestione patologica possono includere:

  • dimagrimento inspiegabile;
  • anemia;
  • vomito ricorrente;
  • sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore o inferiore;
  • disfagia, ovvero difficoltà a deglutire;
  • presenza di masse addominali sospette.3

Quali sono le complicanze della dispepsia?

Le complicanze della dispepsia dipendono dalla tipologia, dalla durata e dalla severità dei sintomi. Una cattiva digestione organica trascurata, che sia spia di una malattia importante come un’ulcera peptica o addirittura un tumore, può evolvere in modo drammatico. Nel primo caso potrebbe verificarsi una perforazione dell’ulcera, nel secondo le conseguenze possono essere anche più gravi.

In generale, una dispepsia funzionale prolungata e non trattata, può condurre a dimagrimento, deperimento fisico, ma soprattutto avere un impatto sotto il profilo psico-sociale. Le persone con una storia di cattiva digestione sono statisticamente più soggette al disturbo d’ansia e alla depressione, condizioni che a loro volta impattano negativamente sulla qualità di vita.

Perché viene la dispepsia?

Le cause della dispepsia, sia funzionale che organica, sono svariate. Vediamole insieme in base alla tipologia.


Cause di dispepsia funzionale 

Se parliamo di dispepsia funzionale le cause e i fattori di rischio sono tantissimi e spesso si sovrappongono. Esiste una correlazione tra cattiva digestione e positività all’Helicobacter pylori e alla gastrite cronica anche asintomatica. Altri fattori che possono incidere sull’insorgenza della dispepsia funzionale sono:

  • infezioni gastro-intestinali non causate da Helicobacter pylori;
  • predisposizione genetica;
  • assunzione di farmaci, in particolare antinfiammatori FANS;
  • fattori psicosociali: la dispepsia funzionale è più frequente nel genere femminile, nei fumatori, in chi soffre di stress, ansia o depressione.1,2,3 

Cause di dispepsia organica

In caso di dispepsia organica, le malattie che più frequentemente possono causare una cattiva digestione sono:


La dispepsia può anche essere un sintomo di cancro allo stomaco, ma si tratta di una possibilità assai rara rispetto ad altre cause, rappresentando solo l’1% dei casi. 

Come viene diagnosticata la dispepsia?

La strategia diagnostica della dispepsia dipende dalle condizioni generali della persona e dalla presenza, o meno, di fattori di rischio per patologie gravi del tratto gastro-intestinale. Dal momento che la tipologia funzionale di dispepsia è di gran lunga la più comune soprattutto nelle persone in buona salute con meno di 45 anni, si preferisce evitare esami invasivi e passare direttamente ad una terapia sintomatica della durata non superiore alle due settimane.

Se la cura non sortisce effetto, o in caso di fattori di rischio per malattie gastro-intestinali come il tumore dell’esofago o dello stomaco, o ancora in presenza di sintomi allarmanti quali dimagrimento, anemia o sanguinamento, si procede ad indagini diagnostiche strumentali o di laboratorio. Tra queste:

Quali sono le strategie di cura e gestione della cattiva digestione?

Le cure della dispepsia dipendono dalle sue cause. Una cattiva digestione organica o funzinonale con positività all’infezione da Helicobacter pylori verrà trattata in primo luogo con una terapia antibiotica per l'eradicazione del batterio. Se all’origine della dispepsia ci sono altre malattie del tratto gastro-intestinale, come ad esempio un’esofagite o una pancreatite, si dovrà intervenire su queste patologie.

Il caso più problematico è di gran lunga quello della dispepsia funzionale negativa all’Helicobacter pylori, che spesso risulta refrattaria ai trattamenti sintomatici. In genere si consiglia di gestire i sintomi in primo luogo Le cure della dispepsia dipendono dalle sue cause. Una cattiva digestione organica o funzionarong>modificando lo stile di vita con comportamenti quali:

  • smettere di fumare;
  • aggiustare la dieta;
  • evitare le bevande alcoliche.

Per quanto riguarda la terapia farmacologica, la dispepsia funzionale simil-ulcerosa migliora con l’assunzione di farmaci antisecretori, anche detti inibitori della pompa protonica quali: lansoprazolo, omeprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo e esomeprazolo. Tali farmaci servono a ridurre la permeabilità delle pareti gastriche alleviando l’irritazione derivante dall’azione dei succhi digestivi.3,4

Altri farmaci utili in caso di dispepsia simil-motoria possono essere i cosiddetti procinetici, farmaci che aiutano lo stomaco a svuotarsi più velocemente. 
Infine, tra le terapie di supporto troviamo:

  • la psicoterapia, nel caso in cui la cattiva digestione dipenda da una difficoltà di gestione dello stress;
  • l’assunzione di ansiolitici, tra cui il buspirone, o di antidepressivi nel caso in cui la cattiva digestione sia associata a disagio mentale;
  • la fitoterapia, utile come rimedio naturale per migliorare i sintomi e aiutare la digestione. 3,4

Si può prevenire la cattiva digestione? 

Non sempre è possibile prevenire la dispepsia, specialmente quando dipende da cause organiche. Tuttavia, si possono prendere delle contromisure per evitare quei fattori che incidono negativamente sulla funzione digestiva.

La prima strategia preventiva è quindi legata alla dieta. Alcuni alimenti e bevande peggiorano i sintomi della dispepsia nelle persone che sono soggette al disturbo, come: alcol, cibi piccanti, bevande frizzanti, alimenti acidi. Comportamenti utili a ridurre il rischio di attacchi di dispepsia sono poi i seguenti:

  • evitare l’esercizio fisico subito dopo aver mangiato;
  • evitare di masticare gomme;
  • mangiare lentamente, masticando bene i bocconi prima di mandarli giù;
  • non mangiare subito prima di andare a dormire, e in generale la sera molto tardi. L’intervallo ideale tra l’ultimo pasto e il riposo notturno è di 2-3 ore;
  • evitare di assumere in modo scriteriato farmaci analgesici e antinfiammatori da banco, in particolare FANS;
  • curare la propria salute mentale e ridurre i livelli di stress;
  • perdere peso se necessario.5

Quanto tempo può durare la cattiva digestione?

La durata della dispepsia è variabile e dipende dalla risposta ai trattamenti. Nella cattiva digestione organica o funzionale legata alla positività all’Helicobacter pylori, la risposta alle terapie antibiotiche si ha nei 14 giorni del trattamento con conseguente sollievo dai sintomi. Stesse tempistiche se parliamo di terapie con farmaci antisecretori e procinetici. Tuttavia, non sempre le terapie farmacologiche sono efficaci, specialmente nella dispepsia funzionale negativa all’Helicobacter pylori.

I dati epidemiologici ci dicono che il 70% delle persone in cura per dispepsia, a cinque anni dalla diagnosi mostra una persistenza dei sintomi. Si tratta, infatti, di un disturbo cronico e/o ricorrente con una forte componente psicosomatica.3,4 

Fonti

  1. Fracasso P. Dyspepsia in Primary Care Medicine: A European Prospective. Dig Dis. 2022;40(3):266-269. doi: 10.1159/000517112. Epub 2021 May 10. PMID: 33971660.
  2. Oustamanolakis P, Tack J. Dyspepsia: organic versus functional. J Clin Gastroenterol. 2012 Mar;46(3):175-90. doi: 10.1097/MCG.0b013e318241b335. PMID: 22327302.
  3. Società italiana di Medicina Generale e Delle Cure Primarie, Linee Guida sulla Dispepsia
  4. Francis P, Zavala SR. Functional Dyspepsia. [Updated 2023 Aug 17]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK554563/
  5. National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases Indigestion (Dyspepsia)

Autore

Paola Perria
Paola Perria

Giornalista pubblicista, web content writer e medical writer. Per oltre dieci anni pubblica contenuti divulgativi su sanità, alimentazione e benessere.

In sintesi

La dispepsia è un disturbo cronico o ricorrente che si manifesta con i sintomi di una cattiva digestione. Può essere funzionale e benigna, o essere spia di patologie più serie del tratto gastro-intestinale.

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