Neurofibromatosi

Illustrazione 3d del cervello per descrivere le neurofifromatosi

 

Il termine neurofibromatosi indica un gruppo di malattie genetiche caratterizzate dallo sviluppo di tumori del sistema nervoso e da altre manifestazioni non tumorali. Sono causate da mutazioni germinali, ossia mutazioni ereditabili poiché presenti nel DNA delle cellule germinali, cioè gli oociti o gli spermatozoi.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

Classificazione della neurofibromatosi

In base ai geni coinvolti e ai meccanismi che portano all’insorgenza della malattia si distinguono tre forme: la neurofibromatosi di tipo 1 (NF1), la neurofibromatosi di tipo 2 (NF2) e la neurofibromatosi di tipo 3 (NF3, detta anche schwannomatosi, la forma meno frequente e caratterizzata).

 

 

Neurofibromatosi di tipo 1: descrizione e caratteristiche

La neurofibromatosi di tipo 1 è una malattia ereditaria relativamente comune: colpisce circa una persona su 3.000. Questa malattia predispone all’insorgenza di tumori benigni e maligni del sistema nervoso centrale (SNC) e del sistema nervoso periferico (SNP), ma anche a tumori maligni in altre parti del corpo.

Le neoplasie maligne associate alla neurofibromatosi 1 includono: glioma del nervo ottico, tumori al cervello (gliomi), tumori maligni delle guaine nervose, cioè il rivestimento dei prolungamenti dei neuroni che favorisce un’efficiente propagazione degli impulsi nervosi, ma anche tumori stromali gastrointestinali, cioè tumori dell’apparato digerente simili a sarcomi, tumore della mammella, feocromocitoma, rabdomiosarcoma, che è un tumore della muscolatura striata, leucemia ed infine linfoma.

Questa malattia è dovuta a mutazioni nel gene NF1 che codifica una proteina, la neurofibromina 1, coinvolta nella regolazione della proliferazione cellulare. In circa la metà dei casi la malattia non è ereditaria, ma è dovuta a mutazioni spontanee.

 

Neurofibromatosi di tipo 2: descrizione e caratteristiche

Questa malattia interessa una persona su 33.000. È dovuta a mutazioni nel gene NF2 che codifica la neurofibromina 2 (detta anche merlina o schwannomina), una proteina coinvolta nella crescita e nella proliferazione cellulare. Esistono forme ereditarie e forme sporadiche, quest’ultime come conseguenza di mutazioni spontanee. Solitamente viene diagnosticata a 20-30 anni, e la malattia è solitamente più grave quando si manifesta durante l’infanzia.

La neurofibromatosi di tipo 2 è caratterizzata dalla presenza di tumori multipli del sistema nervoso, tra cui schwannomi, meningiomi, ependimomi e gliomi. Il tumore più frequente nella neurofibromatosi di tipo 2 è lo schwannoma vestibolare (o neuroma del nervo acustico), un tumore delle cellule di Schwann, un tipo di cellula gliale che svolge funzioni di supporto dei neuroni.

 

 

 

 

I sintomi della neurofibromatosi

I tumori che si formano nel cranio, nella colonna vertebrale e nei nervi periferici possono dare vari segni e sintomi in base alla loro localizzazione, come mal di testa, convulsioni, perdita dell’udito, perdita della vista, problemi di deambulazione, problemi alla vescica e all’intestino, disturbi sensoriali e motori, e dolore.

 

Sintomi della Neurofibromatosi di tipo 1

Per la neurofibromatosi di tipo 1, spesso la prima manifestazione è la comparsa di macchie caffelatte sulla cute, che si sviluppano nei primi due anni di vita; la presenza di più di cinque di queste lesioni è uno dei criteri diagnostici; le macchie che non si trasformano in tumori, tendono a scurirsi col sole e a sbiadire con l’età. Un’altra manifestazione cutanea che compare nei bambini affetti dalla malattia sono le lentiggini in zona inguinale e ascellare. Quasi tutti i pazienti inoltre sviluppano i noduli di Lisch, degli amartomi dell’iride.

 

I neurofibromi, che compaiono nella tarda infanzia e nell’adolescenza, sono tumori benigni. Possono essere distinti in cutanei, sottocutanei, plessiformi (quando coinvolgono un lungo segmento di un nervo) e spinali (se crescono vicino al midollo spinale). Un paziente può sviluppare centinaia o migliaia di questi tumori. I tumori cutanei possono dare prurito e causare danni estetici. i neurofibromi plessiformi, che possono evolvere in tumori maligni, possono causare dolore e danni ossei. Infine, i neurofibromi spinali possono provocare deficit motori e sensoriali.

 

I pazienti con neurofibromatosi di tipo 1 possono anche soffrire di disturbi alle ossa, come scoliosi, osteopenia, displasia dell’ala dello sfenoide e displasia congenita della tibia. I pazienti tendono ad essere più bassi della norma e hanno un rischio più elevato di fratture ossee. Possono inoltre sviluppare anomalie cardiovascolari, tra cui cardiopatie congenite, vasculopatie e ipertensione.

 

I disturbi neurocognitivi sono comuni: i bambini spesso presentano disturbi del linguaggio, problemi motori e difficoltà ad elaborare le informazioni visive e spaziali. Non è raro che i pazienti soffrano di deficit di attenzione, autismo e che abbiano anomalie comportamentali e problemi psicosociali.

 

Sintomi della Neurofibromatosi di tipo 2

Le manifestazioni più caratteristiche della neurofibromatosi di tipo 2 sono la comparsa di sintomi come fischi nell’orecchio (tinnito), vertigini, e la perdita dell’udito dovuti al tumore del nervo acustico. I pazienti possono anche presentare manifestazioni a carico della pelle (p. es. macchie caffelatte, placche cutanee e altri tumori cutanei) e dell’occhio (p. es. cataratta, amartoma della retina, strabismo, ambliopia ovvero riduzione dell’acuità visiva di un occhio) e presentare neuropatie sensitive e motorie (p. es. piede cadente).

 

 

Foto di uomo con mani distese riempite di bolle (neurofibromi), classica manifestazione di neurofibromatosi

 

 

Come si diagnostica la neurofibromatosi

La diagnosi della neurofibromatosi di tipo 1 si basa sulla presenza di almeno due delle seguenti manifestazioni cliniche, mentre ne basta una se c’è un parente di primo grado con NF1:

  • sei o più macchie caffelatte (>0,5 cm prima della pubertà e >1,5 cm dopo la pubertà);
  • lentiggini nella regione ascellare o inguinale;
  • due o più neurofibromi (uno o più se di tipo plessiforme);
  • due o più noduli di Lisch;
  • lesione ossea caratteristica (displasia dell’ala dello sfenoide, displasia delle ossa lunghe).

 

La diagnosi della neurofibromatosi di tipo 2 si basa sulla presenza di una delle seguenti manifestazioni cliniche:

  • schwannoma vestibolare bilaterale;
  • schwannoma vestibolare unilaterale, se c’è un parente di primo grado con neurofibromatosi di tipo 2;
  • due tra meningioma, schwannoma, glioma, neurofibroma, cataratta, se c’è un parente di primo grado con NF2.

 

L’analisi genetica permette di confermare la diagnosi.

 

 

Come si cura la neurofibromatosi

La neurofibromatosi è una malattia genetica per cui non esiste alcuna cura, ed occorre trattare le varie manifestazioni della malattia una ad una. I tumori che insorgono sono eterogenei e richiedono trattamenti diversi. Per esempio, per i pazienti con tumori maligni delle guaine dei nervi periferici, la chirurgia è l’unico trattamento curativo, sebbene non sia utilizzabile per i gliomi del nervo ottico. I pazienti vanno presi in carico da centri specializzati che monitorino l’evoluzione della malattia, intervengano alla comparsa dei tumori e diano adeguata assistenza, per esempio fornendo protesi acustiche e supporto psicologico.

 

 

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

La neurofibromatosi è una malattia genetica, di cui ne esistono più tipi, che predispone all’insorgenza di tumori del sistema nervoso.

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