Endoscopia

Rappresentazione 3d di una endoscopia tramite endoscopio

In breve

  • L’endoscopia è una procedura medica che permette l’osservazione degli organi interni in maniera minimamente invasiva. Viene effettuata tramite un endoscopio, un tubo munito di videocamera che viene inserito in una cavità del corpo
  • L’endoscopia può avere finalità diagnostiche o terapeutiche. Rende possibile l’osservazione degli organi, il prelievo di campioni di tessuti, l’esecuzione di procedure chirurgiche
  • L’endoscopia può essere applicata a diversi organi, i suoi rischi sono molto limitati e i suoi benefici importanti, soprattutto in termini di diagnosi precoce di diverse patologie

Indice degli argomenti

  1. Che cos’è l’endoscopia?
  2. A cosa serve l’endoscopia?
  3. Come prepararsi per l’endoscopia?
  4. Come si esegue e quanto dura l’endoscopia?
  5. Quali sono i rischi e i benefici dell’endoscopia?
  6. Come comportarsi dopo l’endoscopia?

1. Che cos’è l’endoscopia?

L’endoscopia è una procedura medica che aiuta a visualizzare gli organi interni del corpo e operare su di essi. L’endoscopia viene eseguita introducendo un apposito strumento, detto endoscopio, attraverso un’apertura naturale come la bocca, oppure attraverso una piccola incisione appositamente effettuata. L’endoscopio è costituito da un tubo (che può essere rigido o flessibile) alla cui estremità è installata una piccola videocamera, che rende possibile visualizzare l’interno degli organi su uno schermo. Inoltre, l’endoscopio può essere munito di diversi strumenti (come pinze, forbici, bisturi, elettrobisturi ecc.) che servono per effettuare interventi in endoscopia.

Esistono numerosi tipi di endoscopia, utili a visualizzare e operare su tessuti e organi diversi. In base ai sintomi e alla storia clinica del/la paziente, il/la medico/a potrà prescrivere l’endoscopia dell’organo interessato.1-6

Nella seguente tabella sono riassunte alcune delle principali pratiche endoscopiche e le loro finalità:

Tipo di endoscopia

Organi interessati

A cosa serve

Medico/a specialista

Endoscopia digestiva superiore (EGDS)

Esofago, stomaco, duodeno

Diagnosi di malattie dell'apparato digerente, come ulcere gastriche e duodenali, tumori, gastriti

Gastroenterologo/a

Colonscopia

Intestino Crasso

Diagnosi di malattie dell'intestino crasso, come cancro al colon, polipi e infiammazioni

Gastroenterologo/a o coloproctologo/a

Enteroscopia

Intestino Tenue

Individuazione di malattie dell'intestino tenue, come ulcere e infiammazioni

Gastroenterologo/a o coloproctologo/a

Cistoscopia / endoscopia urologica

Vescica

Diagnosi di malattie della vescica, come infezioni, tumori o calcoli renali

Urologo/a

Proctoscopia

Ano e Retto

Diagnosi di malattie dell'ano e del retto, come emorroidi e tumori

Proctologo/a

Endoscopia bronchiale

Bronchi, trachea, polmoni

Diagnosi di malattie delle vie respiratorie, come tumori e polmonite

Pneumologo/a

Endoscopia Otorinolaringoiatrica (ORL)

Orecchie, Naso e Gola

Diagnosi di malattie dell'orecchio, del naso e della gola, come otiti e tonsilliti

Otorinolaringoiatra

Endoscopia uterina

Utero e Vagina

Diagnosi di malattie dell'utero e della vagina, come tumori e infezioni

Ginecologo/a

Endoscopia ginecologica

Vagina, utero

Diagnosi di endometriosi, fibromi, cisti ovariche, tumori alla cervice

Ginecologo/a

Laparoscopia

Addome

Esplorazione dell'addome e diagnosi di malattie dell'apparato digerente, urinario e riproduttivo

Chirurgo/a generale

Artroscopia

Articolazioni

Diagnosi di malattie e lesioni delle articolazioni, come artrite e le lesioni sportive

Ortopedico/a

2. A cosa serve l'endoscopia?

L’endoscopia serve a esaminare o intervenire in modo preciso su un organo interno del corpo, evitando però l’utilizzo di tecniche invasive e incisioni di grandi dimensioni. 

L’endoscopia è utilizzata:

  • a fini diagnostici, ovvero per identificare una possibile patologia a carico di un organo. L’endoscopia può essere prescritta:
    • quando il/la paziente presenta sintomi che richiedono l’esplorazione dell’organo interessato; 
    • come screening, per identificare un processo patologico nelle sue fasi iniziali, quando il paziente non ha sintomi ma presenta dei fattori di rischio per una patologia specifica. È questo il caso, ad esempio, della colonscopia effettuata periodicamente in specifici gruppi di popolazione per la prevenzione del tumore del colon. In molti casi l’endoscopia, oltre all’osservazione diretta dell’organo, prevede il prelievo di un piccolo campione di tessuto che viene poi esaminato al microscopio (biopsia) per identificare eventuali anomalie cellulari.
  • a fini terapeutici, ovvero per intervenire sull’organo interessato in maniera meno invasiva possibile. A volte la procedura chirurgica viene effettuata contestualmente a quella diagnostica: viene identificata la problematica attraverso l’endoscopia (ad esempio, la presenza di un polipo intestinale) e si procede, tramite appositi strumenti, alla sua rimozione chirurgica. 

L’endoscopia è una tecnica che permette di esplorare e intervenire su molti organi diversi, identificando e curando differenti problemi. Le patologie per le quali l’endoscopia può essere un valido strumento diagnostico e terapeutico sono varie e numerose. Tra le più comuni ricordiamo:

3. Come prepararsi per l’endoscopia?

Come abbiamo visto, l’endoscopia è una metodica che può essere applicata a numerosi organi diversi. In base alla sede dove viene effettuata, può essere necessario prepararsi per l’endoscopia in maniera specifica, modificando la propria dieta, evitando alcune abitudini, interrompendo o sostituendo una terapia farmacologica.

Alcuni esempi:

  • colonscopia: nei giorni precedenti a questo esame (di solito 2) è necessario evitare tutti gli alimenti ricchi di fibre, come verdure e frutta. È invece possibile mangiare carne, riso e pasta in bianco, brodo di carne. Vengono inoltre prescritti farmaci lassativi, da assumere 1-2 giorni prima dell’esame, che servono a svuotare l’intestino permettendo di osservarne le pareti in maniera ottimale. Potrebbe essere necessario interrompere l’assunzione di alcuni tipi di farmaci (ad esempio gli anticoagulanti);
  • gastroscopia: generalmente è necessario stare a digiuno per almeno 6 ore prima di effettuare l’esame. Potrebbe essere necessario interrompere l’assunzione di alcuni tipi di farmaci (ad esempio gli anticoagulanti);
  • colposcopia: è necessario astenersi da rapporti sessuali penetrativi per le 24 ore precedenti all’esame, ed evitare l’introduzione di qualsiasi prodotto (assorbenti interni, creme, farmaci) nella vagina.

Ricordiamo che queste sono indicazioni di carattere generale, ma è necessario attenersi sempre alle indicazioni specifiche fornite dall’ambulatorio dove verrà eseguita l’endoscopia. Per alcuni esami, ad esempio la cistoscopia e la broncoscopia, generalmente non è necessaria una preparazione particolare da parte del paziente. È sempre necessario, però, riferire al/la medico/a eventuali farmaci e integratori assunti, allergie e altre patologie presenti. 1,3,6

Equipe medica che effettua una gastroscopia su paziente disteso su un lato.

4. Come si esegue e quanto dura l’endoscopia?

Il primo passaggio dell’endoscopia è, di solito, la somministrazione di un’anestesia locale. Successivamente, il/la medico/a individua il canale d’ingresso (ad esempio bocca, ano, vagina ecc.) e vi inserisce l’endoscopio, guidandolo all’interno della cavità corporea da esplorare.

Le immagini catturate dalla videocamera sono visualizzate su uno schermo, e il/la professionista sanitario/a può spostare lo strumento per osservare le diverse aree dell’organo. Se necessario, può essere eseguito il prelievo di un campione di tessuto per la biopsia

Nel caso in cui vengano identificate anomalie risolvibili attraverso un intervento endoscopico, è possibile che il/la medico/a effettui una procedura chirurgica (come l’asportazione di un polipo dalla parete dell’intestino o il blocco del sanguinamento di una piccola ulcera duodenale). Completata l’endoscopia, il/la medico/a estrae delicatamente lo strumento.

La durata dell’endoscopia può variare dai pochi minuti a circa un’ora di tempo, e dipende dall’organo esaminato e dalla necessità o meno di intervenire su di esso.1-3

5. Quali sono i rischi e i benefici dell’endoscopia?

L’endoscopia è una procedura largamente utilizzata e generalmente ben tollerata dai pazienti. 

I principali rischi legati a questa metodica sono:

  • sanguinamento;
  • infezioni;
  • perforazioni o lesioni dell’organo esaminato.

È importante sottolineare, però, che le complicazioni dell’endoscopia sono molto rare, e i rischi sono ampiamente superati dai benefici di questa metodica. Gli interventi in endoscopia, infatti, permettono di effettuare la diagnosi precoce di tumori e altre patologie in maniera rapida, senza dover ricorrere a operazioni invasive, diminuendo drasticamente i tempi di recupero del paziente e l’incidenza di complicanze anche gravi.1,3,7

Foto di dottore in camice blu mentre esegue una endoscopia del tratto digerente di un paziente disteso su un lettino.

6. Come comportarsi dopo l’endoscopia?

Nella maggior parte dei casi, dopo un esame endoscopico il paziente viene tenuto sotto osservazione per alcune ore, ma non è necessario il ricovero

In seguito a un’endoscopia è possibile sperimentare: 

  • effetti collaterali del farmaco anestetico come sonnolenza, vertigini, difficoltà di concentrazione;
  • dolore e/o lieve sanguinamento nella zona dove è stato inserito l’endoscopio.

Si tratta di sintomi transitori, e in breve tempo il paziente potrà tornare alla sua vita normale. È comunque necessario evitare di guidare, se possibile è consigliabile la presenza di un accompagnatore a cui affidarsi per tornare a casa.

Se il dolore e il sanguinamento non passano dopo pochi giorni, o compaiono febbre o altri sintomi, è necessario rivolgersi immediatamente a un/a medico/a.1-3

Fonti

  1. National Health Service (NSH), Endoscopy;
  2. American Cancer Society, Endoscopy;
  3. Mayo Clinic, Upper endoscopy;
  4. National Health Service (NSH), Colonoscopy;
  5. National Health Service (NSH), Gastroscopy;
  6. National Health Service (NSH), Colposcopy;
  7. Levy I, Gralnek IM. Complications of diagnostic colonoscopy, upper endoscopy, and enteroscopy. Best Pract Res Clin Gastroenterol.

Autore

Redazione Ihealthyou
Redazione Ihealthyou

Ihealthyou è il Digital Media Brand di Digital Dictionary che supporta le persone nella prevenzione e cura della salute attraverso la definizione di percorsi di formazione nell’ambito del trend delle terapie digitali.

In sintesi

L'endoscopia è una procedura medica che permette di visualizzare gli organi interni in maniera non invasiva. Viene eseguita tramite un endoscopio, un tubo con videocamera, che rende possibile visualizzare l’interno degli organi.

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