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EndoscopiaIn breve
Indice degli argomenti
1. Che cos’è l’endoscopia?L’endoscopia è una procedura medica che aiuta a visualizzare gli organi interni del corpo e operare su di essi. L’endoscopia viene eseguita introducendo un apposito strumento, detto endoscopio, attraverso un’apertura naturale come la bocca, oppure attraverso una piccola incisione appositamente effettuata. L’endoscopio è costituito da un tubo (che può essere rigido o flessibile) alla cui estremità è installata una piccola videocamera, che rende possibile visualizzare l’interno degli organi su uno schermo. Inoltre, l’endoscopio può essere munito di diversi strumenti (come pinze, forbici, bisturi, elettrobisturi ecc.) che servono per effettuare interventi in endoscopia. Esistono numerosi tipi di endoscopia, utili a visualizzare e operare su tessuti e organi diversi. In base ai sintomi e alla storia clinica del/la paziente, il/la medico/a potrà prescrivere l’endoscopia dell’organo interessato.1-6 Nella seguente tabella sono riassunte alcune delle principali pratiche endoscopiche e le loro finalità:
2. A cosa serve l'endoscopia?L’endoscopia serve a esaminare o intervenire in modo preciso su un organo interno del corpo, evitando però l’utilizzo di tecniche invasive e incisioni di grandi dimensioni. L’endoscopia è utilizzata:
L’endoscopia è una tecnica che permette di esplorare e intervenire su molti organi diversi, identificando e curando differenti problemi. Le patologie per le quali l’endoscopia può essere un valido strumento diagnostico e terapeutico sono varie e numerose. Tra le più comuni ricordiamo:
3. Come prepararsi per l’endoscopia?Come abbiamo visto, l’endoscopia è una metodica che può essere applicata a numerosi organi diversi. In base alla sede dove viene effettuata, può essere necessario prepararsi per l’endoscopia in maniera specifica, modificando la propria dieta, evitando alcune abitudini, interrompendo o sostituendo una terapia farmacologica. Alcuni esempi:
Ricordiamo che queste sono indicazioni di carattere generale, ma è necessario attenersi sempre alle indicazioni specifiche fornite dall’ambulatorio dove verrà eseguita l’endoscopia. Per alcuni esami, ad esempio la cistoscopia e la broncoscopia, generalmente non è necessaria una preparazione particolare da parte del paziente. È sempre necessario, però, riferire al/la medico/a eventuali farmaci e integratori assunti, allergie e altre patologie presenti. 1,3,6 4. Come si esegue e quanto dura l’endoscopia?Il primo passaggio dell’endoscopia è, di solito, la somministrazione di un’anestesia locale. Successivamente, il/la medico/a individua il canale d’ingresso (ad esempio bocca, ano, vagina ecc.) e vi inserisce l’endoscopio, guidandolo all’interno della cavità corporea da esplorare. Le immagini catturate dalla videocamera sono visualizzate su uno schermo, e il/la professionista sanitario/a può spostare lo strumento per osservare le diverse aree dell’organo. Se necessario, può essere eseguito il prelievo di un campione di tessuto per la biopsia. Nel caso in cui vengano identificate anomalie risolvibili attraverso un intervento endoscopico, è possibile che il/la medico/a effettui una procedura chirurgica (come l’asportazione di un polipo dalla parete dell’intestino o il blocco del sanguinamento di una piccola ulcera duodenale). Completata l’endoscopia, il/la medico/a estrae delicatamente lo strumento. La durata dell’endoscopia può variare dai pochi minuti a circa un’ora di tempo, e dipende dall’organo esaminato e dalla necessità o meno di intervenire su di esso.1-3 5. Quali sono i rischi e i benefici dell’endoscopia?L’endoscopia è una procedura largamente utilizzata e generalmente ben tollerata dai pazienti. I principali rischi legati a questa metodica sono:
È importante sottolineare, però, che le complicazioni dell’endoscopia sono molto rare, e i rischi sono ampiamente superati dai benefici di questa metodica. Gli interventi in endoscopia, infatti, permettono di effettuare la diagnosi precoce di tumori e altre patologie in maniera rapida, senza dover ricorrere a operazioni invasive, diminuendo drasticamente i tempi di recupero del paziente e l’incidenza di complicanze anche gravi.1,3,7 6. Come comportarsi dopo l’endoscopia?Nella maggior parte dei casi, dopo un esame endoscopico il paziente viene tenuto sotto osservazione per alcune ore, ma non è necessario il ricovero. In seguito a un’endoscopia è possibile sperimentare:
Si tratta di sintomi transitori, e in breve tempo il paziente potrà tornare alla sua vita normale. È comunque necessario evitare di guidare, se possibile è consigliabile la presenza di un accompagnatore a cui affidarsi per tornare a casa. Se il dolore e il sanguinamento non passano dopo pochi giorni, o compaiono febbre o altri sintomi, è necessario rivolgersi immediatamente a un/a medico/a.1-3 Fonti
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Redazione Ihealthyou
Ihealthyou è il Digital Media Brand di Digital Dictionary che supporta le persone nella prevenzione e cura della salute attraverso la definizione di percorsi di formazione nell’ambito del trend delle terapie digitali. | In sintesiL'endoscopia è una procedura medica che permette di visualizzare gli organi interni in maniera non invasiva. Viene eseguita tramite un endoscopio, un tubo con videocamera, che rende possibile visualizzare l’interno degli organi. |