• L’urinocoltura è un esame non invasivo che serve a diagnosticare le malattie infettive delle vie urinarie e gli agenti patogeni responsabili. Si effettua analizzando un campione di urine raccolto dal paziente;
  • L’urinocoltura viene prescritta in presenza di sintomi che facciano sospettare l’esistenza di un’infezione delle vie urinarie, come necessità di urinare frequentemente, dolore e/o di bruciore durante la minzione;
  • L’urinocoltura può comprendere l’esecuzione dell’antibiogramma, esame che serve ad identificare gli antibiotici più efficaci.
Indice
  • 1 Che cos'è l'urinocoltura e perché viene richiesta?
  • 2 Come si esegue l’urinocoltura?
  • 3 Come mi devo preparare per fare l'esame dell'urinocoltura?
  • 4 Come interpretare il risultato dell'esame di urinocoltura?
  • 5 Ho l'urinocoltura positiva: cosa devo fare?
  • 6 Quali sono i rischi e le controindicazioni dell’urinocoltura?
  • 7 Fonti

Che cos'è l'urinocoltura e perché viene richiesta?

L’urinocoltura è un esame microbiologico effettuato su un campione di urine, che serve ad identificare i microrganismi responsabili di un’infezione. Attraverso l’urinocoltura si può formulare una diagnosi di infezione del tratto urinario. Tra gli agenti batterici coinvolti più di frequente nei processi infettivi di questo genere vi sono Proteus, Klebsiella ed Escherichia coli.

Generalmente, l’urinocoltura viene richiesta dal/la medico/a sulla base dei sintomi riferiti dal paziente, come:

  • dolore e/o bruciore alla minzione;
  • sensazione di dover urinare frequentemente
  • dolore alla regione sovrapubica;
  • presenza di sangue nelle urine;
  • spossatezza;
  • febbre;
  • brividi.

L’urinocoltura non è un esame eseguito di routine e non è sempre necessaria per diagnosticare un’infezione urinaria. In molti casi questo comune tipo di infezione può essere riconosciuta eseguendo anamnesi, esame obiettivo e la semplice analisi delle urine. Al contrario, l’urinocoltura è raccomandata quando siano presenti dei fattori che potrebbero complicare l’infezione e peggiorare la prognosi, come ad esempio:

  • infezioni urinarie ricorrenti;
  • infezione urinaria che non risponde alla terapia;
  • ostruzioni del tratto urinario;
  • calcolosi renale;
  • insufficienza renale cronica;
  • diabete non controllato;
  • gravidanza;
  • presenza di catetere urinario;
  • stati di immunosoppressione.

L’urinocoltura può inoltre comprendere l’esecuzione dell’antibiogramma, esame che serve ad identificare gli antibiotici più efficaci nei confronti del batterio trovato nelle urine.

Come si esegue l’urinocoltura?

L’urinocoltura viene eseguita in laboratori attrezzati per questa specifica metodica che, una volta ricevuto il campione di urine, effettueranno la coltura su appositi supporti. Il campione può essere facilmente raccolto dal/la paziente. Vediamo insieme tutti i dettagli.

Come si raccoglie il campione per l’urinocoltura

Per ottenere risultati validi e affidabili dal test è opportuno seguire alcune norme di preparazione del campione di urina:

  • il campione deve essere raccolto utilizzando appositi contenitori sterili facilmente reperibili in farmacia;
  • prima di effettuare la raccolta delle urine, è necessario lavare con accuratezza le mani e i genitali per impedire una possibile contaminazione batterica;
  • il campione deve essere ottenuto dalla prima urina del mattino;
  • è importante raccogliere solo la parte intermedia del getto di urina, eliminando la prima e l’ultima emissione;
  • è necessario fare attenzione a non toccare i bordi e la superficie interna del contenitore sterile, poiché in questo modo il recipiente verrebbe contaminato e renderebbe il test potenzialmente fallace;
  • il campione di urina deve essere consegnato al laboratorio entro due ore dalla raccolta, per impedire la crescita delle colonie batteriche.

Generalmente è sconsigliato eseguire l’urinocoltura se si stanno assumendo antibiotici o durante il ciclo mestruale, in ogni caso attenersi sempre alle indicazioni del/la medico/a che ha prescritto l’esame.

Come si esegue il test sul campione per l’urinocoltura

Per eseguire l’urinocoltura, il campione di urina viene posto in speciali terreni di coltura, sostanze solide o liquide che rendono possibile la crescita delle cellule. Dopo un periodo di attesa di 24-48 ore, viene verificata l’eventuale crescita di microrganismi patogeni. Se ciò accade, è possibile determinare il loro numero e la loro tipologia.

La coltura può essere sottoposta anche a un’ulteriore esame, detto antibiogramma, che è in grado di identificare gli antibiotici ai quali il batterio responsabile dell’infezione urinaria è più sensibile. In questo modo è possibile impostare una terapia il più possibile specifica ed efficace.

Come mi devo preparare per fare l'esame dell'urinocoltura?

Per eseguire l’urinocoltura non è necessaria una specifica preparazione, ma è importante raccogliere il campione osservando le norme igieniche di cui abbiamo parlato poco fa.

Come interpretare il risultato dell'esame di urinocoltura?

Il risultato dell’urinocoltura è definito:

  • positivo, quando nel terreno di coltura crescono oltre 100.000 colonie di microrganismi, di solito batteri, per millilitro di urina. Ciò significa che è presente un’infezione delle vie urinarie, che deve essere curata con antibiotici. Se è stato eseguito anche l’antibiogramma, il risultato dell’esame riporterà anche gli antibiotici più efficaci contro il tipo di batterio rilevato;
  • negativo, quando non c’è stato sviluppo di colonie batteriche nel terreno di coltura, oppure quando il loro numero è inferiore a 100.000 per millilitro di urina. Questo significa che non sono presenti infezioni del tratto urinario in atto.

Talvolta può accadere che l’esame colturale delle urine dia esito negativo ma che il paziente presenti dei disturbi che perdurano nel tempo. In tali casi, il/la curante può prescrivere un’ulteriore urinocoltura.

Ho l'urinocoltura positiva: cosa devo fare?

I risultati dell’urinocoltura devono essere sempre interpretati da un/a medico/a. In caso di positività, è necessario attenersi alle indicazioni del/la curante e seguire scrupolosamente la terapia prescritta.

Quali sono i rischi e le controindicazioni dell’urinocoltura?

L’urinocoltura non ha controindicazioni e non presenta particolari pericoli per la salute. L’unico rischio associato all’urinocoltura è quello di raccogliere il campione di urina in modo scorretto, causando la contaminazione e falsando i risultati del test.

Fonti