Asma (Asma bronchiale)

Illustrazione 3d del polmone per descrivere l'asma bronchiale

 

L’asma, o più correttamente asma bronchiale, è una malattia caratterizzata da un'infiammazione cronica delle vie aeree che porta a un restringimento dei bronchi (broncocostrizione) completamente o almeno parzialmente reversibile. I pazienti asmatici presentano iperreattività bronchiale, vale a dire che le loro vie aeree sono più sensibili a stimoli che inducono una contrazione della muscolatura bronchiale.

 

L’asma si manifesta con sintomi respiratori di intensità variabile, può arrivare a interferire con le attività quotidiane e addirittura a mettere il paziente in pericolo di vita, nella sua manifestazione più grave, chiamata per l'appunto asma grave asma severa.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

Cos'è l'asma

È facile sentir parlare di asma cronica e asma infiammatoria per le caratteristiche di questa patologia che colpisce le vie aeree determinando l’ostruzione, generalmente temporanea, dei bronchi che inspessendosi e producendo quantità importanti di muco, impediscono la normale circolazione del flusso d’aria

Alla base dell’asma vi sono meccanismi complessi che derivano dall’interazione tra fattori genetici, che predispongono alla malattia, e fattori esogeni (esterni all’organismo), che la scatenano. I processi edematosi, ovvero di accumulo di liquidi, sono causati proprio dallo stato infiammatorio e dall’ipersensibilità dei bronchi alla presenza di determinate sostanze o allergeni.

 

 

Per approfondire: Asma da sforzo: dai sintomi allo sport.

 

 

L’asma è la malattia respiratoria più diffusa al mondo. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) le persone che ne soffrono sono tra i 100 e i 150 milioni e i casi sembrerebbero aumentare del 50% ogni 10 anni. Colpisce sia i bambini sia gli adulti. In età pediatrica l’asma è più frequente nei bambini che nelle bambine, mentre nell’età adulta è più comune nel sesso femminile.

 

Una tempestiva diagnosi e una terapia farmacologica appropriata sono determinanti per tenere sotto controllo la malattia e prevenirne le riacutizzazioni, ovvero fasi acute dell’asma.

 

 

 

 

Le principali tipologie di asma

L’asma è una condizione eterogenea: esistono diverse tipologie di asma che si manifestano in modo simile. I principali tipi di asma comprendono:

  • asma allergico: è il fenotipo dell'asma più riconoscibile, che spesso inizia durante l'infanzia ed è associato a una storia di malattie allergiche;
  • asma non allergico: un’asma non associato ad allergia, i pazienti possono presentare una minore risposta ai farmaci corticosteroidei inalatori;
  • asma ad insorgenza nell'età adulta: si manifesta in particolare in soggetti (spesso donne) adulti. Questi pazienti tendono ad essere non allergici e spesso richiedono dosi più elevate di farmaci corticosteroidei inalatori o sono relativamente refrattari al trattamento con corticosteroidi;
  • asma con limitazione persistente del flusso aereo: alcuni pazienti con asma di lunga durata sviluppano una limitazione del flusso aereo persistente o non completamente reversibile;
  • asma con obesità: caratteristico dei soggetti obesi con sintomi respiratori prominenti;
  • asma da sforzo: che sorge soprattutto in relazione all'attività fisica.

 

Non è raro che i pazienti asmatici soffrano anche di rinite allergica

 

 

I sintomi dell’asma

L’asma si manifesta o si può sospettare di soffrire di asma bronchiale, alla comparsa di segni e sintomi respiratori come:

  • tosse cronica, stizzosa anche secca;
  • respiro affannoso (dispnea);
  • respiro sibilante simile ad un fischio;
  • sensazione di costrizione nell’area toracica.

 

I sintomi dell'asma si presentano spesso durante la notte o nelle prime ore del mattino e sono scatenati da stimoli come l’attività fisica (es. corsa, ciclismo), l’aria fredda, gli allergeni o altre sostanze sensibilizzanti. L’intensità e la durata dei sintomi è variabile: tutti i sintomi sopra elencati possono presentarsi anche solo in determinati momenti o stagionalmente.

 

I pazienti asmatici affetti da asma intermittente hanno periodi più o meno lunghi in cui i sintomi sono assenti, interrotti da crisi asmatiche. I sintomi dell’asma possono variare di intensità e durata e in certi casi sparire per anni per poi manifestarsi improvvisamente.

 

 

Per approfondire: Asma da reflusso: sintomi, dieta e prevenzione

 

 

Nel corso di una riacutizzazione asmatica (un altro modo di chiamare l’attacco d’asma) si ha un’ostruzione acuta e transitoria del flusso d’aria che entra ed esce dai polmoni. La riacutizzazione può insorgere in pochi minuti, il paziente espira con difficoltà e appare sofferente. Nei casi più gravi può portare a insufficienza respiratoria e, se la crisi è molto intensa e non si interviene prontamente, può causare la morte del paziente.

 

 

Uomo adulto usa un broncodilatatore per l'asma

 

 

Fattori di rischio dell’asma 

I fattori che possono provocare o scatenare l’asma sono molteplici, ma in linea generale si possono suddividere in fattori genetici/individuali e fattori ambientali.

 

I fattori di rischio genetici/individuali sono:

  • atopia o predisposizione ereditaria, considerata il maggior fattore di rischio per lo sviluppo di asma o di altri tipi di allergie;
  • iper-responsività bronchiale, ovvero una eccessiva risposta del muscolo liscio, che si contrae più del necessario ed in modo più frequente quando sottoposto a stimoli;
  • obesità.

 

I fattori di rischio di tipo ambientale sono:

  • esposizione ad allergeni, sostanze estranee all’organismo che scatenano una risposta immunitaria solo in alcune persone; gli allergeni che scatenano l’asma allergico sono solitamente allergeni inalatori (es. pollini, residui di animali, spore fungine, acari, muffe, pelo di animali o sensibilità verso alcune sostanze o farmaci), o a fumo di tabacco;
  • inquinamento atmoferico (es: gas di scarico, fumi industriali, ...);
  • sensibilizzanti professionali, sostanze presenti nell’ambiente lavorativo responsabili del cosiddetto "asma professionale"; tra le professioni maggiormente a rischio ci sono i fornai, i verniciatori, alcuni lavoratori dell’industria chimica, i parrucchieri, i falegnami e i lavoratori dell’industria elettronica che si occupano di saldare i circuiti elettronici;
  • abitudini nutrizionali e condizioni igienico-sanitarie;
  • farmaci, tra cui l’aspirina e altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), i farmaci beta-bloccanti, la tartrazina (un eccipiente usato per colorare di giallo alimenti e farmaci) e i solfiti (usati come conservanti dall’industria alimentare e farmaceutica).

 

 

Come si diagnostica l’asma

La diagnosi precoce è la chiave per tenere la malattia sotto controllo ed evitare peggioramenti o crisi asmatiche più gravi. La prima parte del percorso diagnostico è rappresentata dalla raccolta dei dati del paziente (anamnesi), per valutare la presenza di sintomi respiratori cronici ricorrenti e di eventuali fattori di rischio, come allergie o una storia familiare di asma, ed un esame obiettivo scrupoloso da parte del medico curante, come una radiografia (RX) o una spirometria.

 

Se si sospetta che il paziente sia asmatico viene eseguito il test di reversibilità: viene fatto inalare al paziente un farmaco broncodilatatore ad azione rapida e si ripete la spirometria, ciò permette di capire se la bronco-ostruzione è reversibile o irreversibile (come nella broncopneumopatia cronica ostruttiva).

 

A seguire il medico può ritenere necessario approfondire la diagnosi con degli esami strumentali come:

  • test allergologici, in caso di asma allergico, si eseguono prove allegologiche come i test cutanei (Prik test) o il dosaggio degli anticorpi specifici dell’allergia (RAST IgE, PRIST IgE) per valutare la sensibilità a certe sostanze;
  • spirometria, un esame non invasivo e utile a misurare la funzionalità respiratoria;
  • test di stimolazione bronchiale (o test di provocazione bronchiale), dove si somministra uno stimolo broncocostrittore (es. metacolina) e si ripete la spirometria per mettere in evidenza l’ostruzione dovuta all’iperreattività bronchiale; si possono utilizzare stimoli specifici (es. sensibilizzanti professionali)

 

Alcuni parametri importanti che vengono valutati mediante questi test sono:

  • il FEV1, dall’inglese Forced Expiratory Volume in the 1st second. In italiano è noto come VEMS, Volume Espiratorio Massimo nel 1º Secondo. È un parametro che indica il grado di pervietà delle grandi vie aeree;
  • il PEF, dall’inglese Peak Expiratory Flow, è un numero che indica la massima velocità con cui si è capaci di espellere l'aria dai polmoni.

 

Secondo le linee guida internazionali GINA, la gravità dell’asma deve essere valutata nei soggetti alla prima osservazione e considerando i trattamenti farmacologici necessari per controllarne i sintomi e le riacutizzazioni.

 

 

Primo piano del farmaco per l'asma tenuto in mano da un paziente

 

 

Come si cura l’asma 

L’asma è caratterizzata da fasi cicliche, pertanto possono alternarsi stati acuti a stati completamente asintomatici. È importante che il trattamento sia personalizzato e appropriato per la tipologia di asma di cui è affetto il paziente.

 

La terapia dell’asma si basa su farmaci somministrati per via inalatoria.  I farmaci per la terapia dell’asma hanno l’obiettivo di limitare la gravità dei sintomi (farmaci di controllo o di fondo), quindi di controllare la patologia (farmaci sintomatici, utilizzati al bisogno), e di ridurre il rischio di riacutizzazioni.

Tali farmaci sono principalmente di tipo inalatorio e possono essere suddivisi in:

  • farmaci per la profilassi, che prevengono l’infiammazione delle vie aeree come corticosteroidi inalatori (CSI), combinazioni di corticosteroidi inalatori e beta2-agonisti a lunga durata d’azione (LABA);
  • farmaci sintomatici, agiscono direttamente sui sintomi durante la fase acuta con funzione di broncodilatatori come i beta2-agonisti a rapida azione (a breve o lunga durata).

 

In caso di riacutizzazione grave il paziente ha bisogno dell’assistenza del pronto soccorso o dell’ospedale dove vengono somministrati farmaci endovena, si monitora l’ossigenazione mediante pulsossimetria ed emogasanalisi, si somministra l’ossigenoterapia e, se necessario, si ricorre alla ventilazione meccanica.

 

 

Approfondimenti sull'asma

 

 

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

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In sintesi

L’asma, o asma bronchiale, è una patologia cronica potenzialmente grave che causa diversi sintomi respiratori associati ad un’ostruzione al normale flusso d’aria nei bronchi.

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