DisprassiaLa disprassia è un disturbo caratterizzato dall’interruzione dei segnali trasmessi dal cervello ai muscoli a causa di un problema di sviluppo neurologico. Si manifesta normalmente durante la prima infanzia interessando maggiormente i maschi, ma può comparire anche in età più avanzata conseguentemente a malattie, lesioni traumatiche cranio-encefaliche o demenza. Si tratta di un quadro sintomatologico che può essere presente in altre condizioni patologiche quali la sindrome di Williams, i disturbi dello spettro autistico, la sindrome di Asperger, il deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD) ed i disturbi specifici dell'apprendimento (DSA). La classificazione delle disprassie comprende la forma motoria, quando sussistono problemi nello scrivere, saltare o vestirsi, la forma verbale, se vi sono difficoltà nell'uso delle parole, e la forma orale, in cui si manifestano impedimenti nei movimenti della lingua e della bocca. Indice degli argomenti
Quali sono le cause della disprassia?Le cause della disprassia infantile non sono note, anche se si ritiene che il disturbo sia causato da diversi fattori che agiscono in modo sinergico. Tra questi possiamo elencare:
Negli adulti la disprassia può comparire in seguito a:
Quali sono i sintomi della disprassia?Il quadro clinico della disprassia motoria è caratterizzato dai seguenti sintomi e segni:
I sintomi della disprassia verbale comprendono:
Tra i disturbi della disprassia orale vi sono infine problematiche nell'alimentarsi e difficoltà nella deglutizione. Come si esegue la diagnosi di disprassia?La diagnosi di disprassia nel bambino è difficoltosa; infatti, spesso è complesso arrivare a una definizione chiara del quadro clinico. Questo avviene soprattutto quando sono presenti problemi del linguaggio, in presenza di un quadro cognitivo altrimenti nella norma. L'ostacolo più rilevante per la rilevazione del disturbo è legato alla mancanza di criteri univoci per la diagnosi della disprassia. Spesso è necessario l'intervento di diversi professionisti inclusi terapisti occupazionali, logopedisti, e fisioterapisti. Ciascuno di questi esperti ha a disposizione diversi strumenti per una valutazione approfondita della situazione, come ad esempio il test TVPS per le abilità di percezione visiva, o il test TPV di percezione visiva e integrazione visuo-motoria. Come si cura la disprassia?Non esistono cure in grado di risolvere e di guarire la disprassia; tuttavia, sono disponibili diversi rimedi capaci di produrre miglioramenti anche considerevoli. La terapia messa in atto immediatamente grazie a una diagnosi precoce ottiene i migliori risultati, e la prognosi a lungo termine può essere benigna. Tra i presidi medici possibili vi sono:
Quali sono le conseguenze della disprassia?Le conseguenze della disprassia variano a dipendenza della gravità della condizione morbosa, dalla causa che l'ha determinata e dai risultati ottenuti dal trattamento messo in atto, che di norma sono migliori quando la cura viene iniziata precocemente. In alcuni casi è possibile che i soggetti colpiti riescano ad apprendere competenze tali da superare le difficoltà di movimento e di coordinazione, e di riuscire a vivere normalmente. Fonti
Autore
Osmosia s.r.l.
Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria. | In sintesiLa disprassia è un disturbo neurologico che colpisce i movimenti muscolari e che ostacola la coordinazione, la parola e l'apprendimento. Si manifesta in età infantile o in seguito a traumi o malattie. |