Il disturbo da stress post traumatico (PTSD, dall’inglese post-traumatic stress disorder) è un disturbo mentale che insorge in seguito all’esposizione ad un evento estremamente traumatizzante, come ad esempio un grave incidente, un disastro naturale, un episodio di violenza o un conflitto bellico. Si considera esposto all’evento traumatizzante sia chi è stato direttamente coinvolto, sia chi ne è stato testimone diretto, sia chi non ha vissuto l’evento traumatico in prima persona, ma quando l’evento ha coinvolto un parente o una persona cara.

Indice
  • 1 Descrizione dello stress post traumatico
  • 2 Sintomi del disturbo da stress post traumatico
  • 3 Come si diagnostica il disturbo da stress post traumatico
  • 4 Come si cura il disturbo da stress post traumatico
  • 5 Fonti

Descrizione dello stress post traumatico

Lo stress post traumatico è acutizzato dalla presenza di condizioni come l’abuso di sostanze, ansia depressione. Il paziente con disturbo da stress post traumatico spesso presenta altri problemi di salute, come dolore cronico e disturbi cardiometabolici. È stato osservato che le persone che soffrono di disturbo da stress post traumatico hanno un rischio più alto di andare incontro a demenza. Persone che soffrono di stress post traumatico possono andare in contro a disabilità e mortalità prematura, anche a causa di comportamenti suicidi.

A livello globale, il disturbo da stress post traumatico colpisce in modo sproporzionato i soggetti più indifesi, come le minoranze etniche e le popolazioni che si trovano in zona di guerra. In generale, le persone svantaggiate dal punto di vista socioeconomico sono maggiormente esposte alla violenza e agli abusi sessuali, e questo può causare stress post traumatico.

Per approfondire: Cos’è la sindrome da post terapia intensiva?

Uno studio condotto sui veterani della guerra in Vietnam ha rivelato che un militare su cinque ha sviluppato il disturbo da stress post traumatico nel corso della vita; a 10 anni dalla conclusione del conflitto ne soffriva il 28% di chi aveva partecipato attivamente alle azioni di guerra e a distanza di 40 anni l’11% dei veterani presentava ancora sintomi che compromettevano la capacità di svolgere le attività quotidiane.

In ambito civile è stato accertato che Il rischio di sviluppare stress post traumatico è più alto quanto più traumatizzante è l’avvenimento: eventi di violenza sessuale conferiscono un rischio molto alto. L’esposizione a più eventi traumatici nel corso della vita aumenta la probabilità che il disturbo si manifesti, persista e sia grave.

Si stima che il disturbo da stress post traumatico nel corso della vita si manifesti nelle donne in misura doppia rispetto agli uomini; ciò dipenderebbe sia da una maggiore esposizione ad eventi traumatici, indipendentemente dal tipo, sia da una maggiore vulnerabilità legata anche alla genetica.

Sintomi del disturbo da stress post traumatico

Il disturbo da stress post traumatico è caratterizzato da manifestazioni opposte. Da un lato, si ha una riduzione dei meccanismi inibitori coinvolti nel processamento delle emozioni e un aumento della reattività, come risulta evidente da esplosioni di rabbia o da espressioni di paura, vergogna o senso di colpa quando il paziente rivive col pensiero l’evento traumatico. Dall’altro, si ha una modulazione delle emozioni più forte del normale, per cui il paziente manifesta sintomi come la depersonalizzazione (agisce come uno spettatore, osservando la propria vita dall’esterno) e la derealizzazione (perde il senso della realtà), ed è meno sensibile agli stimoli sensoriali che provengono dall’ambiente.

Il disturbo da stress post traumatico può manifestarsi a distanza di tempo, anche molti anni, dall’esposizione alla causa scatenante. I sintomi includono incubi e memorie angoscianti riguardo al trauma, irritabilità, iper-vigilanza (uno stato di allerta o preoccupazione per una minaccia), difficoltà nell’addormentarsi e nel trovare riposo col sonno, difficoltà a concentrarsi e la fuga dalle emozioni. I pazienti affetti da disturbo da stress post traumatico tendono ad evitare i luoghi, le attività o le situazioni che ricordano l’evento traumatico.

Come si diagnostica il disturbo da stress post traumatico

La diagnosi è piuttosto semplice quando il medico è a conoscenza o sospetta che il paziente sia stato esposto a un evento traumatico, mentre diventa difficoltosa se il paziente non condivide le informazioni volontariamente e se il medico non si informa a riguardo.

I criteri diagnostici dell’Associazione Americana di Psichiatria (contenuti nel Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5a edizione, DSM-5) includono:

  • esposizione a un evento traumatizzante;
  • sintomi intrusivi, come ad esempio incubi, flashback, estrema reattività a ciò che può ricordare l’evento;
  • volontà di evitare pensieri o sensazioni legate all’evento traumatizzante, oppure di luoghi, persone o circostanze che possono ricordarlo;
  • alterazioni del pensiero e dell’umore in senso negativo, p. es. amnesia riguardo ad aspetti importanti del trauma, emozioni negative, ridotto interesse per le attività;
  • sintomi di attivazione psicomotoria alterata ed eccessiva, p. es. comportamenti aggressivi, problemi di concentrazione, disturbi del sonno;
  • una durata dei sintomi superiore a un mese;
  • difficoltà a svolgere le proprie attività quotidiane.

Come si cura il disturbo da stress post traumatico

Nonostante le più recenti ricerche suggeriscano che il disturbo da stress post traumatico coinvolga modificazioni a livello cerebrale delle trasmissioni nervose, nessun trattamento farmacologico si è dimostrato efficace quanto la psicoterapia.

Il trattamento psicoterapeutico si svolge normalmente con 6-16 sedute settimanali, tuttavia alcuni pazienti possono avere bisogno di proseguire la terapia per mesi o persino per anni. I due farmaci più efficaci nel disturbo da stress post traumatico, la sertalina e la paroxetina, appartengono alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI); altri farmaci utilizzati sono gli inibitori della ricaptazione della serotonina noradrenalina (SNRI), così come farmaci che agiscono sul sistema dopaminergico e farmaci che agiscono sui recettori degli amminoacidi eccitatori e inibitori.

Fonti

  • Yehuda R, Hoge CW, et al. Post traumatic stress disorder. Nat Rev Dis Primers. 2015;1:15057. doi:10.1038/nrdp.2015.57
  • Kirkpatrick HA, Heller GM. Post-traumatic stress disorder: theory and treatment update. Int J Psychiatry Med. 2014;47(4):337-46. doi:10.2190/PM.47.4.h
  • Istituto Superiore di Sanità – Stress post traumatico