Forame ovale pervio (PFO)

Illustrazione 3d di un cuore per descrivere il Forame ovale pervio

 

Il forame ovale pervio (PFO) è una delle più comuni malformazioni congenite del cuore. È un difetto anatomico che è conseguenza della mancata chiusura del forame ovale, una struttura normalmente presente nel cuore del feto che serve per dirigere il flusso sanguigno direttamente dall'atrio destro a quello sinistro, aggirando la circolazione polmonare.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

Cos’è il forame ovale pervio

Il forame ovale pervio è la più comune malformazione cardiaca di origine fetale, che colpisce circa 1 adulto su 4: la prevalenza nella popolazione adulta generale, infatti, è del 15-25%. Il forame ovale pervio colpisce in modo indistinto uomini e donne. È stato dimostrato che l’incidenza del forame ovale pervio si modifica in base alla fascia di età considerata, il che vuol dire che presumibilmente questa malformazione può subire dei cambiamenti nel tempo, ed eventualmente anche risolversii durante la vita dell’individuo.

 

Il cuore è suddiviso in quattro cavità, separate da strutture anatomiche dette setti: gli atri, destro e sinistro, che accolgono rispettivamente il sangue proveniente dalla circolazione sistemica (che è povero di ossigeno) e polmonare (ricco di ossigeno), e i ventricoli, destro e sinistro, che rispettivamente, contraendosi, spingono il sangue attraverso la circolazione polmonare e sistemica. La circolazione sistemica è quella responsabile dell’irrorazione dei tessuti con sangue ossigenato, la circolazione polmonare invece è responsabile della ri-ossigenazione del sangue nei polmoni.

 

Tuttavia il cuore, nelle prime fasi dello sviluppo fetale, presenta un atrio singolo, che raccoglie il sangue che proviene dalla placenta della madre. Intorno alla quarta settimana di sviluppo, nell’atrio si formano il septum primum e il septum secundum, strutture fibrose che iniziano a dividere il setto in due parti. Queste strutture non separano in maniera perfetta un atrio dall’altro, ma presentano dei fori grazie ai quali le due regioni dell’atrio possono comunicare; mentre lo sviluppo fetale procede, dal septum secundum si genera una struttura che cresce gradualmente, e forma una finestra di forma ovale. Il forame ovale è molto importante per la vita del feto, in quanto permette la comunicazione tra l’atrio destro in formazione, che accoglie il sangue ricco di ossigeno proveniente dalla placenta materna, e l’atrio sinistro, da cui poi il sangue raggiungerà il ventricolo sinistro prima e la circolazione sistemica poi.

 

Di fatto, quindi, il forame ovale è un sistema che serve, durante la vita fetale, ad aggirare la circolazione polmonare. Subito dopo la nascita, però, dopo i primi atti respiratori un gioco di pressioni all’interno del cuore e del sistema vascolare fa sì che il forame ovale si chiuda, dividendo in modo definitivo i due atri: nel 75% delle persone il forame ovale si chiude entro i 3 anni dalla nascita. Nel restante 25% dei casi, invece, si ha il forame ovale pervio, in cui quindi questa struttura non si richiude: questo determina un cosiddetto shunt cardiaco, ovvero il passaggio di sangue tra un atrio e l’altro.

 

 

 

 

La diagnosi del forame ovale pervio 

Secondo il Position Paper europeo sul management di questa condizione, non c’è un metodo diagnostico ritenuto lo standard d’elezione per accertare la presenza di forame ovale pervio. Gli esami diagnostici più utilizzati sono:

  • ecocardiogramma toracico: esame che, attraverso l’utilizzo di ultrasuoni, riesce a fornire un’immagine dettagliata dei tessuti del torace;
  • ecocardiogramma transesofageo: esame ecografico che si serve di una sonda inserita nella bocca e posizionata nell’esofago; grazie agli ultrasuoni è possibile visualizzare le strutture cardiache;
  • ecocolordoppler transcranico: esame che si esegue con un macchinario posizionato sulla testa del paziente e che, attraverso l’emissione di ultrasuoni, è in grado di fornire informazioni sulla circolazione sanguigna a livello cranico.

 

 

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I sintomi e le complicanze del forame ovale pervio 

Il forame ovale pervio generalmente è asintomatico e non ha manifestazioni cliniche in adulti e bambini, anche se pare sia associato ad una maggior incidenza di eventi cerebrovascolari. Questo perché, per esempio, piccoli coaguli di sangue che si formano nel sistema venoso (bolle d’aria in seguito a immersioni subacquee o iniezioni) possono attraversare, a partire dall’atrio destro, il forame ovale e arrivare direttamente nell’atrio sinistro, senza passare per la circolazione polmonare. Questi corpi estranei arrivano quindi direttamente alla circolazione sistemica e possono causare un evento ischemico che viene detto embolia paradossa.

 

 

Cura e trattamento del forame ovale pervio (PFO)

Il trattamento del forame ovale pervio è consigliato solamente nelle persone adulte che abbiano sviluppato dei sintomi cerebrovascolari, documentati con risonanze magnetiche che segnalino una pregressa ischemia cerebrale. In questo caso si procede a un intervento di chiusura tramite cateterismo cardiaco: in una vena, generalmente quella femorale, viene inserito un catetere cioè un tubicino flessibile che raggiunge il cuore; a questo punto viene posizionato nel forame ovale un piccolo dispositivo che si apre a ombrello e che è in grado di chiudere il difetto anatomico.

 

Per saperne di più su altre malattie cardiache congenite, consulta le schede cardiomiopatia, cardiomiopatia dilatativa e ipertrofica, il difetto interventricolare e il difetto interatriale.

 

 

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

Il forame ovale pervio è un difetto anatomico del cuore in cui si ha una comunicazione anomala tra atrio destro e atrio sinistro.

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