Polipi uterini

Illustrazione di un organo genitale femminile per descrivere i polipi uterini

 

I polipi uterini sono escrescenze anomale che si formano sulla mucosa dell’utero. Sono generalmente benigni e spesso non danno sintomi, possono però provocare sanguinamenti anomali. In alcuni casi si può adottare un approccio conservativo, monitorandoli nel tempo, negli altri si effettua una polipectomia.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

Che cosa sono i polipi uterini

I polipi uterini sono tumori quasi sempre benigni che si formano nel tratto inferiore dell’apparato riproduttore femminile. Un polipo è una piccola massa anomala che sporge dalla membrana mucosa che riveste l’interno di un organo cavo. Un polipo può essere peduncolato, ossia attaccato alla parete tramite un peduncolo (una sorta di corto “gambo”), oppure sessile, cioè privo di peduncolo.

 

A seconda della localizzazione si distinguono diverse tipologie di polipi uterini:

  • polipi endometriali, che hanno origine dal corpo dell’utero;
  • polipi della cervice uterina, che hanno origine dalla cervice dell’utero;
  • polipi della vagina, che hanno origine dalla parete della vagina.

 

I polipi endometriali sono i più comuni (maggiori informazioni su questa tipologia di polipi sono riportate nella   dedicata specificatamente a questa patologia), mentre sono stati descritti solo rari casi di polipi vaginali. I polipi della cervice uterina vengono distinti in polipi endocervicali se crescono nel canale cervicale o ectocervicali se crescono sulla superficie esterna della cervice; i polipi endocervicali sono più comuni di quelli ectocervicali e interessano soprattutto le donne in età riproduttiva, in genere dopo i 40 anni di età.

 

Non si sa con esattezza quanto il problema dei polipi uterini sia diffuso nella popolazione femminile perché queste escrescenze possono non dare alcun segno della loro presenza. I polipi asintomatici vengono scoperti casualmente durante una visita ginecologica di routine oppure nel corso delle indagini per la diagnosi dell’infertilità femminile. I polipi endometriali sono infatti più frequenti nelle donne che hanno problemi di concepimento, specialmente in quelle che soffrono di endometriosi. L’introduzione di tecniche ecografiche più sensibili e l’uso più frequente dell’ecografia transvaginale sta aumentando il numero delle diagnosi di polipi uterini.

 

 

 

 

Origine e descrizione dei polipi uterini

L’origine di queste lesioni è sconosciuta, si pensa che possano dipendere dall’infiammazione cronica, da una congestione localizzata dei vasi sanguigni o da una risposta anomala locale agli ormoni.

 

Le dimensioni dei polipi uterini variano da pochi millimetri a qualche centimetro. I polipi uterini sono quasi sempre benigni, ma una piccola percentuale di essi va incontro a trasformazione maligna. In base ai dati riportati nella letteratura scientifica minore è l’età della donna minore è la probabilità che sviluppi un polipo maligno. Le donne entrate in menopausa hanno un rischio di sviluppare un polipo endometriale maligno più elevato delle donne in premenopausa. Sono più frequentemente maligni i polipi uterini che danno sintomi.

 

Se un polipo uterino vada sempre asportato o meno è un tema controverso. Quelli più piccoli possono regredire spontaneamente. In generale se un polipo non dà nessun sintomo, è di piccole dimensioni e la donna è giovane si può considerare di non rimuoverlo e di monitorarlo nel tempo, se invece il polipo è grande, crea disturbi alla paziente o la donna è entrata in menopausa si interviene con la rimozione chirurgica.

 

 

Come si presentano i polipi uterini

Molti polipi uterini sono asintomatici e vengono scoperti durante una normale visita ginecologica. Il segno più frequente della presenza di un polipo uterino è un sanguinamento uterino anomalo, che può presentarsi dopo un rapporto sessuale, nel periodo che intercorre tra due mestruazioni successive o dopo che la donna è già entrata in menopausa. Quando una donna è nelle prime fasi della gravidanza il sanguinamento dovuto a un polipo della cervice può essere erroneamente scambiato per un’emorragia che indica un aborto spontaneo.

 

Alcune donne con polipi endometriali lamentano dolori addominali. Nelle donne già entrate in menopausa altri sintomi possibili sono perdite vaginali anomale e, se le pazienti assumono la terapia ormonale sostitutiva, sanguinamenti irregolari o abbondanti.

 

 

Come si diagnosticano i polipi uterini

I polipi uterini vengono identificati mediante esame pelvico, ecografia transvaginale, isterosonografia o isterosalpingografia. La diagnosi viene confermata mediante isteroscopia, un esame che consente di effettuare un prelievo di tessuto (biopsia) per valutare la natura della lesione. In caso di sanguinamento ricorrente senza una causa nota durante la gravidanza, l’esecuzione di un ecocolordoppler ginecologico transvaginale può mettere in luce la presenza di un polipo endocervicale.

 

 

Immagine 3d di un utero affetto da varie forme di polipi uterini, da quelli sessili, a peduncolati, fino a polipi cervicali

 

 

Come si curano i polipi uterini

Il trattamento standard per i polipi uterini è la polipectomia isteroscopica. In alcuni casi dopo la rimozione del polipo si effettua il curettage endometriale (conosciuto anche come “raschiamento”, una procedura in cui si asporta una porzione di endometrio con una specie di cucchiaio tagliente chiamato curetta) per eseguire un esame istopatologico ed escludere che vi siano cellule cancerose.

 

 

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

I polipi uterini sono tumori generalmente benigni che si formano nella cavità dell’utero o nel canale cervicale, possono causare sanguinamenti anomali.

Terapie correlate

Strutture in evidenza

Tutte le strutture     Contattaci

Ricerche degli utenti

  • Mastectomia

    La mastectomia è l’intervento chirurgico eseguito per il trattamento del cancro del seno del seno e consiste nell’asportazione della mammella.

  • Quadrantectomia

    È l’intervento chirurgico eseguito per la rimozione radicale del carcinoma della mammella e comporta l’asportazione di un solo quadrante mammario.

  • Epilessia

    L’epilessia è una malattia in cui un’attività cerebrale abnorme causa convulsioni, anomalie comportamentali o sensoriali e a volte perdita di coscienza.

  • Ginecomastia

    La ginecomastia è una condizione che comporta l'aumento anomalo delle dimensioni delle ghiandole mammarie dell'uomo (ipertrofia).