Prostatite

Illustrazione di un organo genitale maschile per descrivere la prostatite

 

Si definisce prostatite qualsiasi forma di infiammazione della ghiandola prostatica. L’analogo femminile della prostatite è l’infiammazione delle ghiandole di Skene, situate in prossimità dell’uretra, che può produrre una sintomatologia simile.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

Classificazione e descrizione della prostatite

Il National Institute of Health (NIH), agenzia del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, hanno proposto una classificazione della prostatite in quattro diverse categorie, che è stata poi adottata a livello internazionale:

  • categoria I: prostatite acuta (batterica);
  • categoria II: prostatite cronica batterica;
  • categoria III: prostatite cronica abatterica;
  • categoria IV: prostatite asintomatica.

 

La prostatite cronica abatterica prevede una sottoclassificazione, potendo essere infiammatoria (IIIa) o non infiammatoria (IIIb).

 

La prostatite colpisce uomini di tutte le età ed è più frequente prima dei cinquant’anni. A seconda della causa, la prostatite può manifestarsi gradualmente o improvvisamente. Potrebbe migliorare rapidamente da sola o richiedere un trattamento. Alcuni tipi di prostatite durano però diversi mesi o continuano a ripresentarsi (prostatite cronica).

 

La prostatite è una patologia benigna, va distinta dall’ingrossamento anomalo della prostata e dal cancro alla prostata, di cui non aumenta il rischio.

Tuttavia, l'infiammazione da prostatite può produrre un aumento del livello del PSA (antigeni prostatici specifici) nel sangue, proprio come fa il cancro alla prostata e richiede quindi indagini ulteriori per differenziare le due patologie.

 

 

 

 

 

Quali sono i sintomi della prostatite?

I sintomi dipendono dal tipo di prostatite.

 

Se i batteri provenienti dal tratto urinario si infiltrano nella prostata possono produrre un’infezione, dando origine alla prostatite batterica acuta. È una condizione grave che si manifesta rapidamente e può produrre i seguenti sintomi:

  • brividi;
  • febbre;
  • dolore nella parte bassa della schiena e nella zona genitale;
  • bisogno frequente di urinare (pollachiuria), spesso durante la notte;
  • dolore o bruciore durante la minzione;
  • dolori muscolari.

 

La prostatite cronica batterica, spesso recidivante nel tempo, è causata dalla proliferazione dei batteri a livello della prostata. È un'infezione batterica più lieve di quella acuta, che può persistere per diversi mesi ed è più comune negli uomini anziani. In alcuni casi può manifestarsi dopo una prostatite batterica acuta o un’infezione delle vie urinarie.

 

I sintomi della prostatite batterica cronica sono spesso discontinui e possono consistere in:

  • bisogno frequente di urinare, spesso durante la notte;
  • dolore o bruciore durante la minzione;
  • dolori muscolari;
  • dolore dopo l’eiaculazione;
  • dolore al tratto lombare della schiena;
  • dolore al retto;
  • sangue nello sperma;
  • blocco urinario (difficoltà a urinare o flusso di urina debole).

 

La prostatite cronica abatterica è il tipo di prostatite più comune. Condivide molti degli stessi sintomi della prostatite batterica. La differenza è che, quando vengono eseguiti i test, ci si rende conto che non sono presenti batteri. Assimilabile alla prostatite cronica abatterica è la sindrome dolorosa del pavimento pelvico, che  si caratterizza per il permanere di uno spasmo a carico della muscolatura del pavimento perineale (muscoli elevatori dell'ano), spesso con conseguente infiammazione dei nervi pudendi. 

 

Gli uomini con prostatite asintomatica, pur non presentando nessun sintomo hanno la prostata infiammata. La si può scoprire solo in seguito a un’esame del sangue.

 

 

Primo piano di un uomo seduto su un lettino di uno studio medico mentre parla con dottore della  diagnosi di prostatite

 

 

Come si effettua la diagnosi di prostatite?

Per effettuare la diagnosi di prostatite il medico potrà servirsi di:

  • un esame fisico generale;
  • una visita urologica con esplorazione digito-rettale finalizzata alla palpazione della prostata;
  • esami di laboratorio, come l’esame delle urine, l’esame del secreto prostatico, l’esame del liquido seminale; un’ecografia vescico-prostatica o, più raramente, un’ecografia trans-rettale.

 

 

Qual è il trattamento della prostatite?

Anche il trattamento varia in funzione del tipo di prostatite che è stata diagnosticata.

 

In caso di prostatite batterica, sia cronica che acuta, il trattamento può essere di tipo farmacologico, con la prescrizione di antibiotici e sulfamidici. Possono anche essere consigliati alcuni integratori, per esempio quelli a base di zinco, che possono aiutare a ridurre i sintomi urinari collegati alla prostata ingrossata. Risultano utili alcune modifiche all’alimentazione con una riduzione o eliminazione di alcol, caffeina e cibi acidi o speziati, che possono irritare la prostata, e cambiamenti allo stile di vita, con un aumento dell’attività fisica, una riduzione delle situazioni di vita stressanti e una durata sufficiente di sonno.

 

In caso di prostatite non batterica possono essere utili: farmaci anti-infiammatori, bagni caldi, modifiche all'alimentazione, aumento dell'assunzione di liquidi, favorire l'eiaculazione per agevolare il drenaggio della prostata e il rilassamento muscolare, infiltrazioni dei nervi pudendi o della prostata. La prostatite asintomatica non necessita di alcun trattamento, ma in alcuni casi può portare all'infertilità.

 

Per approfondire: Intervento alla prostata: parliamo di TURP

 

 

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

Per prostatite si intende l’infiammazione della ghiandola prostatica. Non è connessa all’ingrossamento anomalo della prostata né a neoplasie.

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