La corporoplastica è una procedura chirurgica che consiste nel raddrizzamento del pene quando presenta una curvatura.

Il pene è l’organo che fa parte dell’apparato genitale maschile utilizzato per la riproduzione e la minzione. Quando il presenta un’alterazione della forma durante l’erezione (e cioè non è rettilineo, ma curva su uno o più piani), si definisce di curvatura del pene, che può essere congenita (ovvero presente dalla nascita, e causata da una crescita spropositata delle strutture che costituiscono il pene) oppure acquisita, a causa di fratture, traumi o dalla malattia di Peyronie.

Indice
  • 1 Come si esegue la corporoplastica
  • 2 A cosa serve la corporoplastica
  • 3 Rischi e complicanze della corporoplastica
  • 4 Fonti

Come si esegue la corporoplastica

L’intervento di corporoplastica può essere eseguito in anestesia generale o locale e ha una durata che va dai 30 ai 60 minuti. Solitamente viene eseguito in day surgery e la degenza in ospedale è di 36-48 ore.

L’accesso alla sede dove il chirurgo deve operare può essere eseguito con incisione circolare sotto il glande o attraverso un’incisione semplice sull’asta del pene; a questo punto il medico stimola un’erezione artificiale (con dei farmaci o con dei sistemi idraulici) per verificare dove è presente la curvatura. La tecnica più diffusa di corporoplastica è quella detta plastica dei corpi cavernosi di Nesbit, in cui, nel lato opposto rispetto alla curvatura, viene rimossa una porzione di tonaca albuginea. Dopo di che il chirurgo chiude l’incisione con dei punti di sutura non riassorbibili o a lento riassorbimento. Altrimenti il chirurgo può decidere di eseguire piccole e multiple incisioni longitudinali (cioè nel senso della lunghezza del pene) sulla tonaca albuginea, oppure praticare delle plicature, cioè dei ripiegamenti della tonaca albuginea suturati con dei punti.

A seguito dell’intervento viene inserito un catetere vescicale: questo presidio permetterà di mantenere costantemente vuota la vescica e consentire la guarigione delle incisioni chirurgiche.

A cosa serve la corporoplastica

La corporoplastica è utilizzata per raddrizzare il pene in erezione quando presenta una curvatura, sia dovuta a traumi che alla malattia di Peyronie. La malattia di Peyronie è una malattia del tessuto connettivo, caratterizzata dalla presenza di placche di materiale cicatriziale e fibroso nella tunica albuginea. Colpisce il 3-9% degli uomini, e la causa di insorgenza non è stata chiarita. La presenza di tessuto fibrotico può generare una curvatura anormale del pene, che può provocare dolore, disfunzione erettile e precludere funzionalmente l’attività sessuale. Inoltre, questa malattia potrebbe portare a un grave disagio emotivo, tra cui depressione, ansia e difficoltà nelle relazioni interpersonali.

Rischi e complicanze della corporoplastica

Trattandosi di una procedura chirurgica, la corporoplastica può presentare delle complicanze. Le più comuni sono:

  • ematoma dell’asta ed ecchimosi della cute del pene e del glande (ovvero la presenza di sangue al di fuori del circolo sanguigno), che possono richiedere un reintervento anche nelle ore successive all’intervento chirurgico;
  • morte del tessuto della cute dell’asta (necrosi);
  • fistola uretrale (la comunicazione anormale tra l’uretra e l’interno del pene), edema dello scroto, la sacca di pelle che accoglie i testicoli;
  • dolore al pene;
  • curvatura che si verifica di nuovo;
  • disfunzione erettile, e altri disturbi della sfera sessuale.