
Orchidopessi
L’orchidopessi è la procedura chirurgica utilizzata per il trattamento del criptorchidismo, ovvero la mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nella sacca scrotale, fenomeno che può manifestarsi alla nascita e in giovane età.
L’orchidopessi consiste di una incisione a livello dell'inguine per individuare il testicolo che non è sceso, seguita da una seconda incisione che consentirà al chirurgo di spostare il testicolo verso il basso e riposizionarlo nella sua naturale posizione nello scroto.
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Le problematiche principali dei testicoliI testicoli (gonadi maschili) sono gli organi responsabili della produzione delle cellule sessuali maschili, gli spermatozoi, e degli ormoni maschili, tra cui il testosterone; sono due e si trovano alla base del pene, raccolti in una sacca di pelle detta scroto. Normalmente, durante la gestazione, i testicoli si formano nella cavità addominale, e solo durante gli ultimi due trimestri scendono fino a prendere posizione in quello che sarà lo scroto. Se, dopo la nascita, la discesa testicolare non si verifica entro i 3 mesi, si parla di criptorchidismo.
Il criptorchidismo è il difetto alla nascita più comune che coinvolge i genitali maschili: circa il 3% dei neonati a termine e il 30% dei neonati prematuri nascono con uno o entrambi i testicoli che non sono scesi. Circa l'80% dei testicoli riprende la posizione nello scroto entro il terzo mese di vita, il che rende l'incidenza reale di questa condizione intorno all'1%. Se, passati i 6 mesi, il testicolo non è ancora sceso, è improbabile che ciò accada spontaneamente e si procederà alla orchidopessi. Il testicolo che non è sceso di solito può essere palpato dal medico nel canale inguinale, mentre in una minoranza di pazienti, il testicolo mancante può essere localizzato nell'addome o essere inesistente.
Come si esegue l’orchidopessiL’intervento di orchidopessi viene eseguito dopo i 6 mesi di età del bambino ed entro comunque i 12 mesi, per evitare futuri problemi, come l’infertilità da adulti. L'intervento viene in genere fatto in regime di day surgery, salvo la presenza di altre malattie, viene eseguito in anestesia generale e dura circa un’ora.
L’orchidopessi, a seconda di dove si trova il testicolo che deve essere riportato in posizione, può essere eseguita in diverse modalità.
Se il testicolo non è palpabile, viene adottato un approccio in laparoscopia, se il testicolo è nel canale inguinale viene eseguita l’orchiopessi inguinale, se il testicolo si trova nella parte superiore dello scroto, l’orchidopessi è di tipo scrotale. In particolare:
A volte, se il chirurgo non è certo di dove si trovi il testicolo, può essere eseguita una laparoscopia diagnostica prima dell’orchidopessi, in modo poi da decidere come e dove operare.
A cosa serve l’orchidopessiL’orchidopessi è l’unico modo per trattare la mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nei bambini, cioè il criptorchidismo. Questa condizione può verificarsi su uno o entrambi i lati, ma colpisce più comunemente il testicolo destro. È importante trattare questa condizione, perché la mancata discesa dei testicoli è associata a diminuzione della fertilità, aumento dei tumori delle cellule germinali testicolari, ernie inguinali e problemi psicologici.
Rischi e complicanze dell’orchidopessiL’orchidopessi può portare a diverse complicanze. Le più comuni sono:
L’ orchidopessi, è una procedura utilizzata per trattare la mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nel bambino e viene praticata a partire dai 6 mesi dalla nascita. Per approfondire questa condizione, consulta la scheda sul criptorchidismo.
Fonti
Autore![]()
Osmosia s.r.l.
Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria. | In sintesiL’orchidopessi è la procedura utilizzata per il trattamento del criptorchidismo, e consiste nel posizionamento del testicolo non sceso nello scroto. Patologie correlate |
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