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Ossigenozonoterapia (Ozonoterapia)

Illustrazione 3d dello scheletro umano per descrivere la protesi dell'anca

 

L’ossigenozonoterapia, più comunemente – ed erroneamente – nota come ozonoterapia, è un trattamento ad azione antisettica, antinfiammatoria e antidolorifica. È molto usata in campo ortopedico. La dose e la via di somministrazione della miscela ossigeno-ozono dipendono dalla patologia da trattare.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

Che cos’è l’ossigenozonoterapia

L’ossigenozonoterapia, spesso chiamata ozonoterapia, è una terapia che sfrutta le proprietà dell’ozono. Il nome ossigenozonoterapia è più corretto perché non si somministra ozono puro, ma una miscela di ossigeno ed ozono.

 

L’ozono è un gas di colore azzurro e dall’odore pungente. Scoperto nel 1840 ne fu stato subito esplorato l’uso come gas medicale, sfruttandone dapprima le proprietà disinfettanti e antimicrobiche e poi testandone i benefici in diverse condizioni croniche. L’ossigenozonoterapia, infatti, può esercitare effetti benefici in alcune condizioni acute e croniche se ben applicata.

 

I benefici, la tossicità e l’utilità clinica sono strettamente dipendenti dalla concentrazione dell’ozono e dalla modalità di somministrazione. Alla luce della letteratura scientifica disponibile, infiltrazioni della miscela ossigeno-ozono si sono dimostrate efficaci nel trattamento di alcune patologie vascolari e dermatologiche, ma soprattutto di patologie muscoloscheletriche grazie ad un’azione antinfiammatoria e antidolorifica.

 

 

 

 

Quando si effettua l’ossigenozonoterapia

L’ossigenozonoterapia è indicata per il trattamento di alcune patologie muscoloscheletriche che provocano dolore, tra cui patologie della colonna vertebrale (ernia discale, protrusioni discali, discopatie, sindrome delle faccette articolari) e del ginocchio (gonartrosi, condromalacia della rotula), l’osteoartrite localizzata, le tendinopatie e le sindromi canalicolari degli arti.

 

 

Come si effettua l’ossigenozonoterapia

La miscela di ossigeno-ozono viene prodotta da un apposito strumento. Un generatore di ozono medicale utilizza corrente ad alta tensione per decomporre ossigeno puro medicale e sintetizzare ozono; viene prodotta una miscela di ossigeno e ozono che contiene solo una piccola percentuale di ozono (0,5-5%). L’ozono si scompone rapidamente e non può essere immagazzinato. All’interno dell’Unione Europea, i generatori di ozono sono considerati prodotti sanitari e devono essere dotati di un certificato di conformità. Il generatore di ozono deve essere dotato di fotometro, strumento usato per la quantificazione dell’ozono prodotto.

 

L’ozono è somministrato tramite infiltrazione, usando una siringa sterile monouso. Essa è riempita con la miscela appena prima di eseguire il trattamento, data l’alta velocità con cui l’ozono si ritrasforma in ossigeno.  Le vie di somministrazione che possono essere usate includono:

  • intramuscolare paravertebrale, lungo la colonna vertebrale, in un punto prossimo al sito in cui il paziente avverte dolore;
  • intradiscale, utilizzata per le discopatie, è effettuata con supporto radioguidato;
  • intraforaminale, nel punto in cui la radice nervosa interessata esce dal forame vertebrale, è effettuata con supporto radioguidato;
  • intrarticolare.

 

L’ossigenozonoterapia è controindicata in gravidanza, in chi soffre di patologie non compensate, e in presenza di infezione nel punto di iniezione.

 

 

Medico che applica l'ossigenozonoterapia, anche detta ozonoterapia, ad un ginocchio

 

 

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

L’ossigenozonoterapia, impropriamente detta anche ozonoterapia, è una pratica terapeutica che sfrutta le proprietà dell’ozono per alleviare i dolori causati da alcune patologie muscoloscheletriche.

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