
Scleroterapia
La scleroterapia è un trattamento medico che, attraverso l’uso di un farmaco irritante per i tessuti, provoca l’occlusione delle varici. Viene utilizzata sia per trattare le varici gastroesofagee sia le vene varicose delle gambe.
A cosa serve la scleroterapia?La scleroterapia è una procedura medica usata per curare le varici, malformazioni delle vene che si dilatano e assumono un andamento tortuoso. Le varici che si formano nella parte superiore dell’apparato gastrointestinale, varici esofagee e varici gastriche, sono causate dall’aumento della pressione sanguigna nella vena porta, una situazione che si verifica spesso nei pazienti che soffrono di cirrosi epatica. Le varici gastroesofagee possono rompersi e causare emorragie gravi, potenzialmente fatali. Le varici che si formano sulle gambe e sui piedi (vene varicose) spesso rappresentano solo un problema estetico, tuttavia possono determinare l’insorgenza di insufficienza venosa cronica.
La scleroterapia o terapia sclerosante consiste nell’iniezione di sostanze, gli agenti sclerosanti, che chiudono la varice determinandone la riduzione di volume o la scomparsa.
A chi e quando è utile la scleroterapia?La scleroterapia viene utilizzata per curare svariate patologie e condizioni, come ad esempio:
Il trattamento sclerosante ha una percentuale di successo superiore al 90% nel controllo del sanguinamento attivo delle varici esofagee e si è dimostrato utile nel ridurre la frequenza e la gravità del risanguinamento. Nel caso delle varici gastriche è usata quando queste si trovano in continuità con le varici esofagee, mentre è meno indicata per varici gastriche isolate. Rispetto al passato, oggi questa tecnica è raramente utilizzata per prevenire la progressione delle varici o il risanguinamento, indicazioni per cui si usa invece la legatura endoscopica. La scleroterapia può però essere utile nei casi in cui la legatura elastica risulta tecnicamente difficoltosa.
Dettaglio su: scleroterapia e vene varicoseLa scleroterapia è particolarmente indicata per il trattamento delle vene varicose, che si presentano più spesso nel sesso femminile che in quello maschile. Questa condizione è più frequente nelle persone sovrappeso o obese, in quelle che per lavoro restano in piedi per molto tempo e nelle donne in gravidanza. A seconda delle vene interessate, della dimensione delle varici e del fatto che causino o meno complicanze, il medico può suggerire di intervenire con la terapia sclerosante piuttosto che con altre tecniche mini-invasive come la laserterapia vascolare o l'ablazione per radiofrequenza, oppure con un intervento chirurgico vero e proprio, quale la varicectomia, la flebotomia, la safenectomia per stripping. La scleroterapia può essere più indicata della laserterapia, per esempio, in quei casi il cui la varice è particolarmente tortuosa o è superficiale.
Come si esegue la scleroterapia?Nel caso delle varici dell’apparato gastrointestinale è necessario intervenire per via endoscopica, mentre nel caso delle varici degli arti inferiori le varici da trattare possono essere visualizzate direttamente o con l’aiuto di un ecografo. Il farmaco sclerosante viene iniettato direttamente nella varice o in prossimità della varice. L’iniezione diretta del farmaco nella varice richiede meno forza, ma può causare più facilmente un sanguinamento temporaneo; le due tecniche appaiono ugualmente efficaci. Sono necessarie più sessioni per raggiungere il risultato. Trattamenti più frequenti inducono più velocemente la chiusura della varice, però possono più facilmente portare a ulcerazione del tessuto.
Sono disponibili diversi agenti sclerosanti, alcuni di origine sintetica, altri derivati da acidi grassi. I più usati nel trattamento delle varici gastroesofagee sono il polidocanolo, l’oleato di etanolamina, il sodio tetradecilsolfato e il sodio morruato. Non ci sono prove che un farmaco sclerosante sia migliore di un altro. Questi agenti sono irritanti per i tessuti, causano la chiusura della varice danneggiando le cellule che rivestono l’interno del vaso, inducendo la formazione di un coagulo di sangue e provocando la formazione di tessuto cicatriziale (fibrosi). Si utilizzano sia soluzioni che schiume ottenute mescolando la soluzione all’aria.
Indipendentemente dall’agente sclerosante utilizzato, i pazienti che si sottopongono a scleroterapia per il trattamento delle varici efofagee e gastriche possono andare incontro ad alcuni eventi avversi come dolore al torace, sanguinamento, ulcerazione, febbre o infezione.
Fonti
| In sintesiLa scleroterapia è usata per curare le varici, malformazioni dei vasi sanguigni, è utile per trattare il sanguinamento delle varici gastroesofagee. Patologie correlate |
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