Tonsillectomia

Illustrazione della cavità orale e nasale in collegamento con laringe ed esofago per descrivere il tratto in cui si posizionano le tonsille per rappresentare la tonsillectomia

 

La tonsillectomia è la tecnica chirurgica eseguita allo scopo di asportare le tonsille palatine, intervento necessario quando queste tendono ad infiammarsi ed infettarsi frequentemente. Questa operazione viene eseguita da un chirurgo specializzato in otorinolaringoiatria o in otorinolaringoiatria pediatrica.

 

 

A che serve la tonsillectomia?

Le tonsille palatine, comunemente note come tonsille, sono due organi linfoghiandolari situati nell’istmo delle fauci, cioè la zona in fondo al cavo orale, che hanno come funzione principale quella di difendere l’apparato respiratorio da microrganismi o da sostanze potenzialmente nocive presenti nell’aria. Le tonsille aumentano di dimensioni durante il corso dell’infanzia e raggiungono la loro massima dimensione durante la pubertà per poi progressivamente atrofizzarsi. Sono spesso soggette ad infiammazioni ed infezioni per varie cause, tra cui:

  • la loro posizione nel cavo orale, per la quale sono costantemente sottoposte all’interazione con eventuali agenti patogeni presenti nell’aria;
  • la loro struttura anatomica, ricca di cavità (cripte), che le predispone all’accumulo di residui chefavoriscono la proliferazione di batteri e di conseguenza le infezioni.

 

Le infezioni ricorrenti sono la maggiore causa delle tonsilliti croniche, le quali sono la principale indicazione per l’intervento di tonsillectomia. La tonsillite viene definita cronica quando insorge più di sette volte in un anno o si verifica cinque volte per due anni consecutivi.

 

 

 

 

 

Quando si esegue la tonsillectomia?

L’otorinolaringoiatra può ritenere necessaria l’esecuzione dell’intervento di tonsillectomia a causa:

  • della scarsa efficacia dell'approccio conservativo;
  • di tonsilliti croniche o frequenti in forma severa;
  • della diagnosi della sindrome dell’apnea ostruttiva del bambino (OSAS) con ipertrofia tonsillare.

 

L’intervento è spesso eseguito congiuntamente all’adenoidectomia, la procedura mediante la quale vengono asportate le adenoidi.

 

 

Come si esegue la tonsillectomia?

La tecnica tradizionale per l’esecuzione della tonsillectomia è la dissezione a freddo, attraverso la quale le tonsille vengono legate alla base e asportate per mezzo di un bisturi. Nel tempo sono poi intervenute altre tecniche operatorie dette “a caldo” che permettono di asportare le tonsille ed effettuare l’emostasi contemporaneamente. Tra queste si possono annoverare:

  • la diatermia;
  • la radiofrequenza;
  • il bisturi armonico ad ultrasuoni;
  • la coagulazione ad argon plasma;
  • il laser.

 

Illustrazione del cavo orale con tonsille infiammate per descrivere come si esegue la tonsillectomia

 

Preparazione all’intervento di tonsillectomia

Secondo le linee guida del National Institute of Clinical Excellence e dell’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali, non sono previsti esami preoperatori per bambini e gli adulti al di sotto dei 40 anni in buona salute; lo screening preoperatorio per le coagulopatie viene eseguito solo in pazienti a rischio. Nei giorni che precedono l’intervento sarà necessario:

  • iniziare una terapia antibiotica di copertura, come da indicazione medica;
  • sospendere l’uso di alcuni farmaci.

 

È inoltre necessario osservare un digiuno di almeno dodici ore prima dell’intervento, in queste ore è consentita esclusivamente l’assunzione di moderate quantità d’acqua.

 

 

L’intervento di tonsillectomia fa male?

La tonsillectomia è una procedura chirurgica molto frequente e generalmente non dolorosa. Tuttavia nei momenti immediatamente successivi all’intervento chirurgico può essere normale avvertire:

  • mal di gola;
  • dolore alle orecchie che tende ad accentuarsi nel momento della deglutizione;
  • difficoltà ad alimentarsi;
  • febbre fino a 38°;
  • torcicollo.

 

Il dolore post operatorio può essere tenuto sotto controllo tramite antidolorifici e antinfiammatori. Seppur trattandosi di una procedura chirurgica sicura, come ogni intervento non è esente da rischi o complicanze. Tra queste la più comune è rappresentata dall’emorragia post operatoria, mentre tra i rischi più rari si ricorda:

  • emorragia durante l’intervento;
  • infezioni post-operatorie.

 

 

Fotografia di una dottoressa che visita una bambina per controllare le tonsille a seguito dell'intervento di tonsillectomia

 

 

A cosa bisogna prestare attenzione dopo la tonsillectomia?

Nei giorni successivi all’intervento è necessario adottare comportamenti idonei per favorire il decorso post-operatorio e di conseguenza la guarigione, come ad esempio:

  • alimentarsi con dieta liquida o semiliquida, evitando cibi acidi, piccanti e caldi per i primi giorni;
  • evitare i contatti con persone ammalate ed i luoghi affollati per la prima settimana;
  • rimanere a riposo.

 

 

Fonti

  • Bant P, Szczygielski K, Cierniak S, Kosek J, Kania J, Sienicki R, Jurkiewicz D. Tonsillectomy in own material. Otolaryngol Pol. 2020 Jun 1;74(5):1-5. doi: 10.5604/01.3001.0014.1612;
  • Bant P, Szczygielski K, Cierniak S, Kosek J, Kania J, Sienicki R, Jurkiewicz D. Tonsillectomy in own material. Otolaryngol Pol. 2020 Jun 1;74(5):1-5;
  • AOOI;
  • Bannister M, Thompson C. Post-tonsillectomy dietary advice and haemorrhage risk: Systematic review. Int J Pediatr Otorhinolaryngol. 2017 Dec;103:29-31. 

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

La tonsillectomia è l’intervento chirurgico eseguito per la rimozione delle tonsille palatine.

Terapie correlate

Strutture in evidenza

Tutte le strutture     Contattaci