Adenoidectomia

Illustrazione 3d del volto e degli adenoidi di un uomo per descrivere l'adenoidectomia

 

L’adenoidectomia è una pratica chirurgica tra le più frequenti, praticata allo scopo di rimuovere le adenoidi, piccole masse di tessuto linfatico situate nella zona posteriore della rinofaringe il cui ruolo è difendere le vie respiratorie dagli agenti patogeni. L’adenoidectomia deve essere eseguita da un otorinolaringoiatria.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

A cosa serve l’adenoidectomia?

Le adenoidi sono piccole masse di tessuto linfatico, quindi ricco di linfociti, il cui compito è produrre anticorpi contro gli agenti patogeni che possono attraversare le vie respiratorie. Le adenoindi sono presenti nei bambini e tendono ad involvere fino a scomparire totalmente nell’età adulta. Quando le adenoidi si infiammano a causa di infezioni possono provocare:

 

L’adenoidectomia è generalmente indicata quando le infezioni sono ricorrenti o non rispondono alle terapie farmacologiche. In alcuni casi la dimensione delle adenoidi può aumentare in modo anomalo riempiendo completamente il rinofaringe, questa condizione è chiamata ipertrofia adenoidea e può causare:

  • la sindrome dell’apnea ostruttiva notturna (osa);
  • l’ipoacusia;
  • l’otite media secretiva;
  • anomalie dentali causate da una respirazione nasale insufficiente.

 

 

 

 

Quando si esegue l’adenoidectomia?

L’otorinolaringoiatra decide quando l’esecuzione dell’adenoidectomia sia necessaria. In genere viene consigliata in mancanza di una risposta adeguata alla terapia farmacologica per mezzo di antibiotici, cortisonici e decongestionanti nasali e comunque dopo aver confermato la diagnosi di ipertrofia adenoidea. L’intervento è comunemente eseguito in età pediatrica, più raramente in età adulta, inoltre è spesso eseguito contemporaneamente alla tonsillectomia, ovvero l’asportazione totale o parziale delle tonsille.

 

 

Come si esegue l’adenoidectomia?

Il chirurgo può avvalersi di diverse tecniche, tra cui le più comuni sono:

  • il curretage, definito il tipo di adenoidectomia convenzionale, sebbene molti chirurghi prediligano l’uso di altre tecniche. Viene eseguito introducendo nel cavo orale strumenti chiamati adenotomi, che consentono al Medico di raschiare la parete rinofaringea asportando il tessuto adenoideo;
  • diatermia a suzione, consente tramite l’uso del laser l’ablazione sulle adenoidi e l’immediata cauterizzazione della parete rinofaringea (minimizzando così i sanguinamenti). Le adenoidi asportate vengono poi aspirate;
  • adenoidectomia endoscopica con microdebrider, una tecnica molto precisa, innovativa e sicura che si avvale di uno strumento (il microdebrider) grazie al quale il chirurgo può operare con maggiore precisione.

L’adenoidectomia viene eseguita in anestesia generale, l’intervento dura circa 30 minuti ed è normalmente svolto in regime di day-hospital, pertanto senza complicazioni le dimissioni avvengono in giornata.

 

Al risveglio dall’intervento potrebbe essere normale avvertire:

  • mal di gola per alcuni giorni, che si allevia o sparisce con antidolorifico;
  • febbre fino a 38° fino a 3 giorni successivi l’intervento;
  • dolore di riflesso alle orecchie, in particolare modo durante la deglutizione.

 

 

Illustrazione della bocca di un uomo con adenoidi

 

 

Preparazione all’intervento di adenoidectomia

Secondo le linee guida del National Insitute of Clinical Excellence (NICE) e quelle dell’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali, non sono previsti esami preoperatori per bambini ed adulti al di sotto dei 40 anni in buona salute, lo screening preoperatorio per le coagulopatie viene eseguito solo in pazienti a rischio. Nei giorni che precedono l’intervento sarà necessario:

  • iniziare una terapia antibiotica di copertura, come da indicazione medica;
  • sospendere l’uso di alcuni farmaci, come da indicazione medica.

 

Potrebbe essere, inoltre, necessario osservare un digiuno di almeno dodici ore prima dell’intervento, in queste ore è consentita esclusivamente l’assunzione di moderate quantità d’acqua.

 

 

A cosa bisogna prestare attenzione dopo l’adenoidectomia?

Nei giorni successivi all’intervento è necessario adottare comportamenti idonei per favorire il decorso post-operatorio e di conseguenza la guarigione, come ad esempio:

  • alimentarsi con dieta liquida o semiliquida, evitando cibi acidi, piccanti e caldi per i primi giorni;
  • evitare i contatti con persone ammalate ed i luoghi affollati per la prima settimana;
  • rimanere a riposo.

 

L’adenoidectomia è una procedura sicura, tuttavia è possibile che alcuni casi vadano incontro a complicanze per le quali si renderà necessario contattare il Medico come:

  • emorragia alla caduta dell’escara;
  • mal di gola che non scompare o non si allevia dopo l’antidolorifico;
  • febbre oltre i 38°;
  • difficolta a deglutire anche i liquidi.

 

 

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

L’adenoidectomia è una pratica chirurgica molto frequente, eseguita per rimuovere le adenoidi.

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