
Colangiografia
La colangiografia è un esame radiologico che ha lo scopo di analizzare la morfologia delle vie biliari: questa metodica diagnostica consiste nell'acquisizione di immagini delle vie biliari mediante raggi X, utilizzando un colorante radiopaco come mezzo di contrasto. In particolare, durante la colangiografia si ha l'infusione, grazie a un catetere, all’interno delle vie biliari e della cistifellea di un liquido di contrasto radio-opaco a cui segue un’osservazione dell’addome attraverso una radiografia.
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In cosa consiste la colangiografiaLa radiografia è una pratica diagnostica che sfrutta il modo in cui i raggi X, radiazioni elettromagnetiche come la luce visibile o gli ultrasuoni utilizzati in tecniche diagnostiche come l’ecodoppler, colpiscono un rilevatore. I raggi X, infatti, hanno la caratteristica di attraversare gli oggetti, compresi i tessuti dell’organismo. Tuttavia, queste radiazioni attraversano il corpo in modo diverso a seconda della composizione fisica dei tessuti: infatti, a seconda della densità dell’oggetto attraversato, le radiazioni verranno più o meno impresse sul rilevatore, che restituirà quindi un’immagine “in negativo”. Nei tessuti del corpo umano, i raggi X non attraversano agevolmente tessuti densi come le ossa, che appariranno molto chiare nell’immagine radiografica; per quanto riguarda i tessuti molli, essi appariranno grigi, mentre spazi vuoti appariranno neri in quanto faranno passare tutte le radiazioni.
In base a come viene infuso il mezzo di contrasto, si può distinguere:
Grazie alle immagini ottenute con la colangiografia, è possibile avere un quadro molto preciso di eventuali ostruzioni dell’albero delle vie biliari: con la colangiografia percutanea, infatti, l'albero biliare può essere visualizzato con successo in quasi il 100% dei pazienti con dotti dilatati e nel 60%-80% dei pazienti con dotti non dilatati.
Come si esegue la colangiografiaL’esame viene effettuato da svegli e a digiuno, anche se in alcuni casi, se lo desidera o se vi fosse necessità, il paziente potrebbe essere sedato. La procedura richiede dai 30 ai 60 minuti. Il paziente viene fatto sdraiare su di un tavolo radiografico, in cui sono presenti i tubi che emettono i raggi X e un rilevatore, mentre nella sala d’esame c’è il computer che elabora i dati e il monitor che, in tempo reale, fornisce l’immagine radiologica. La modalità dell’esame dipende dal tipo di colangiografia:
A cosa serve la colangiografiaLa colangiografia, con la sua risoluzione eccellente nel visualizzare l’albero biliare, viene utilizzata per determinare il livello e la causa dell'ostruzione biliare, oltre a distinguere le lesioni benigne da quelle maligne. Infatti, la colangiografia rappresenta lo standard per la diagnosi del tumore alla cistifellea.
Rischi e complicanze della colangiografiaLa colangiografia è un esame non molto invasivo e generalmente indolore, che, anche nella modalità percutanea e intraoperatoria, ha un eccellente tasso di successo. Per quanto riguarda la colangiografia percutanea, infatti, il tasso complessivo di complicanze maggiori è inferiore al 5%, con un tasso di mortalità dello 0,1%. Le principali complicanze possono essere dovute a infezioni delle vie biliari in seguito all’esame: è importante monitorare la temperatura corporea e, nel caso si manifesti febbre per diversi giorni, avvertire il Medico.
Per conoscere altre procedure diagnostiche che utilizzano i raggi X, consultate le pagine dedicate alla radiografia e all’isterosalpingografia.
Fonti
Autore![]()
Osmosia s.r.l.
Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria. | In sintesiLa colangiografia è un esame radiologico in cui viene valutata la morfologia delle vie biliari e serve per identificare la presenza di lesioni maligne. Patologie correlate |
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