Il cancro è una malattia causata dalla proliferazione incontrollata di cellule con mutazioni del DNA che ne alterano il comportamento. Le cellule cancerose formano una massa crescente, e si infiltrano all’interno dei tessuti e degli organi circostanti, raggiungendo organi distanti e dando origine a metastasi.

Indice
  • 1 Che differenza c’è tra cancro, tumore e neoplasia
  • 2 Quali sono le cause del cancro
  • 3 Fattori di rischio del cancro
  • 4 Quali sono i sintomi del cancro?
  • 5 Come si effettua la diagnosi di cancro?
  • 6 Come si cura il cancro?
  • 7 Fonti

Che differenza c’è tra cancro, tumore e neoplasia

Neoplasia e tumore sono sinonimi. Entrambi i termini indicano la crescita incontrollata di cellule che sono andate incontro a trasformazione neoplastica. Con trasformazione neoplastica si intende un cambiamento della cellula dovuto all’accumulo di mutazioni nel DNA.

Quando si parla di “cancro“, si intende un tipo di tumore che può essere molto pericoloso. Questi tumori sono noti per crescere velocemente e sono fatti da cellule che non assomigliano molto a quelle normali del corpo. Ci sono due cose importanti che fanno la differenza tra un tumore “cattivo” (maligno) e uno “buono” (benigno):

  1. Invasione dei tessuti circostanti: Immagina un tumore benigno come un palloncino che si gonfia ma rimane al suo posto, separato dal resto del corpo da una specie di muro invisibile. Invece, il tumore maligno agisce più come un granchio che si aggancia e si diffonde nei dintorni, invadendo lo spazio di altre cellule sane.
  2. Formazione di metastasi: I tumori maligni possono anche fare una cosa particolarmente brutta: alcune delle loro cellule possono staccarsi, viaggiare attraverso il sangue o il sistema linfatico (una rete di vasi che fa parte del sistema immunitario del corpo), e iniziare nuovi tumori in parti diverse del corpo. Questi nuovi tumori sono chiamati metastasi e sono come colonie del tumore originale in nuovi posti.

In breve, il cancro è un tumore che non solo cresce rapidamente ma può anche spostarsi e diffondersi in altre parti del corpo, causando danni anche lontano dal suo punto di origine.

Per i tumori maligni si usano i nomi carcinoma (se di origine epiteliale) e sarcoma (se di origine mesenchimale), come carcinoma polmonare e osteosarcoma; invece, per quelli benigni si aggiunge generalmente il suffisso -oma al nome del tipo cellulare da cui derivano (es. lipoma); tuttavia, il linfoma, un tumore ematologico (categoria sempre considerata maligna), così come il melanoma, un tumore che interessa principalmente la cute, sono neoplasie maligne.

Quali sono le cause del cancro

Alla base della formazione di un tumore, benigno e maligno, vi è un’alterazione del DNA della cellula. Tuttavia non basta una mutazione a trasformare una cellula sana in cellula tumorale. Infatti, ogni giorno nel nostro corpo si verificano moltissimi eventi di mutazione, dovuti a insulti al DNA, causati per esempio dai radicali liberi, o a errori di copiatura della sequenza durante la moltiplicazione cellulare.

Solitamente questi eventi non hanno conseguenze perché la mutazione è corretta dai meccanismi di riparo del DNA o perché la cellula viene indotta a morire. Alcune cellule con DNA mutato possono tuttavia sopravvivere e accumulare più mutazioni. L’accumulo di mutazioni del DNA, in particolare di quelle che alterano la capacità della cellula di moltiplicarsi e di sopravvivere, porta alla trasformazione neoplastica.

Una cellula tumorale non risponde più alle regole che governano il buon funzionamento dell’organismo; queste regole, in alcuni casi, prevedono il “suicidio” delle cellule invecchiate, danneggiate o non più necessarie. La cellula tumorale, tuttavia, sopravvive e si moltiplica indipendentemente dai segnali che riceve. Rispetto alle cellule dei tumori benigni, le cellule dei tumori maligni acquisiscono mutazioni che le consentono di invadere i tessuti circostanti e di metastatizzare.

Le mutazioni possono essere provocate da diversi tipi di agenti cancerogeni:

  • chimici (p. es. amianto, metalli pesanti, amine aromatiche, idrocarburi policiclici aromatici);
  • fisici (p. es. raggi ultravioletti, radiazioni ionizzanti);
  • biologici (p. es. virus dell’epatite B e dell’epatite C, Helicobacter pylori).

Fattori di rischio del cancro

I fattori di rischio per il cancro comprendono:

  • età: le mutazioni si accumulano negli anni;
  • predisposizione genetica;
  • stili di vita (p. es. fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta, obesità);
  • ambiente abitativo e lavorativo, dove si è esposti agli agenti cancerogeni.

Quali sono i sintomi del cancro?

I sintomi specifici dipendono dalla sede in cui il cancro si forma e cresce.

I sintomi aspecifici sono comuni a molte altre malattie diverse dal cancro e comprendono:

  • perdita di peso involontaria (senza diete o altri interventi per dimagrire)
  • mancanza di appetito (inappetenza)
  • debolezza, facile affaticamento
  • febbre.

Alcuni sintomi possono essere causati dalla presenza di metastasi, come ad esempio dolori ossei, mal di testa, tosse, ittero e difficoltà digestive.

Come si effettua la diagnosi di cancro?

Il percorso diagnostico comprende esami di laboratorio:

Come si cura il cancro?

Il piano terapeutico può comprendere:

  • chirurgia: i tumori maligni hanno margini poco definiti; perciò, l’intervento di rimozione è complesso e non sempre si riesce ad eliminare la presenza di tutte le cellule cancerose. Per questo motivo è frequente la ricaduta (o recidiva),
  • chemioterapia
  • radioterapia
  • immunoterapia
  • terapia a bersaglio molecolare (targeted therapy), quando il tumore ha mutazioni in geni specifici ed è a disposizione una cura specifica per ovviare ai problemi dovuti a tali mutazioni.

Fonti