Bendaggio funzionale

 Illustrazione 3d del sistema muscolare di un essere umano per descrivere il bendaggio funzionale

 

Il bendaggio funzionale è una tecnica che permette l'immobilizzazione parziale di una articolazione in caso di lesioni ai tendini, muscoli e legamenti. Serve per trattare i traumi del sistema muscolo-scheletrico, favorire il recupero post-traumatico e facilitare la pratica dei trattamenti preventivi e riabilitativi.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

A cosa serve il bendaggio funzionale

I bendaggi sono, infatti, in grado di proteggere le strutture motorie lese, riducendo così lo stress sull'area del trauma e preservando la normale funzionalità delle altre parti del corpo, ma anche di eliminare gli effetti collaterali dovuti all'inattività che segue un trauma. Questo tipo di procedura è molto utilizzata nel mondo sportivo, in cui i traumi sono frequenti. L'obiettivo principale del bendaggio funzionale è il trattamento delle lesioni traumatiche che con il tempo, guarirebbero da sole: lesioni ai muscoli, lesioni traumatiche distorsive alle articolazioni, danni ai tendini.

 

Il sistema muscolo-scheletrico è costituito da ossa, cartilagine, legamenti, tendini e muscoli, che insieme formano la struttura del nostro corpo. I muscoli poggiano sulle ossa, e sono responsabili del movimento dello scheletro. Tendini, legamenti e tessuto fibroso legano le strutture insieme per creare stabilità: i legamenti collegano tra loro le ossa e i tendini collegano il muscolo all'osso. In particolare: le articolazioni sono le strutture costituite da tessuto connettivo che hanno lo scopo di tenere insieme due ossa in continuità, ma spesso le articolazioni sono soggette a traumi e lesioni anche molto dolorose.

 

Per una corretta guarigione del trauma, è necessario che l’articolazione rimanga immobile: il bendaggio funzionale permette la protezione e l’immobilizzazione della zona lesa del corpo solamente nella direzione in cui un movimento provocherebbe dolore e non consentirebbe la guarigione, ripristinando, contestualmente, tutti gli altri movimenti consentiti all’articolazione e favorendo l’attivazione.

 

 

 

 

Come si esegue Il bendaggio funzionale

Il bendaggio funzionale è sempre prescritto da un medico e realizzato da un professionista sanitario; le bende utilizzate possono essere di diverse misure (da 6 a 10 cm di larghezza) e di diverso grado di elasticità. Alcune bende sono elastiche in larghezza, altre in lunghezza, altre ancora in entrambe le direzioni, e vengono usate a seconda delle esigenze di bendaggio. Solitamente il bendaggio viene rimosso una settimana dopo essere stato confezionato; non può essere bagnato.

 

Una metodica recentemente utilizzata, soprattutto in ambito sportivo, e che rientra nel bendaggio funzionale è il taping neuro-muscolare (chiamato anche solo taping), che, al posto delle bende elastiche, utilizza dei cerotti elastici adesivi, molto più leggeri rispetto alle bende tradizionali. Il tape, infatti, è costituito da un tipo particolare di cotone traspirante, in grado di sollevare microscopicamente la pelle, è confortevole e può rimanere in sede dai 3 ai 5 giorni. Questo tipo di taping sfrutta il movimento muscolare e articolare per riattivare i processi neurologici e circolatori che favoriscono la guarigione di traumi, oltre a proteggere e migliorare la funzione muscolare e articolare, favorisce il flusso linfatico e diminuisce la percezione del dolore.

 

 

Bendaggio funzionale a scopi preventivi e terapeutici

I bendaggi funzionali possono essere usati a scopo:

  • preventivo, spesso usati dagli atleti per prevenire lesioni come le lussazioni, ovvero quando si verifica la perdita di continuità tra due estremità articolari. Sono utili anche per prevenire ulteriori danni a lesioni croniche o per prevenire lesioni ricorrenti nei tessuti già indeboliti da traumi precedenti;
  • terapeutico, utilizzati per trattare lesioni a muscoli, tendini e legamenti, limitano il raggio di movimento dell'articolazione, fornendo supporto. Ciò riduce al minimo il dolore e il rischio di aggravare la lesione. Possono essere utilizzati anche dopo la rimozione di un gesso, per aiutare i muscoli dell'articolazione ad abituarsi nuovamente all'attività. Il vantaggio di questo tipo di bendaggio è che evita gli inconvenienti dell'immobilizzazione completa (perdita di massa muscolare, perdita di densità ossea o osteoporosi, problemi di circolazione, fenomeni di trombosi).

 

 

Fisioterapista che applica sul collo e sulla schiena di un paziente a torso nudo un bendaggio funzionale

 

 

Rischi e controindicazioni del bendaggio funzionale

Il bendaggio funzionale è una procedura assolutamente sicura: un possibile effetto collaterale potrebbe essere un aumento del dolore in sede della lesione. Tra le controindicazioni presentate da questa tecnica vi sono eventuali problemi dermatologici o allergie note alla colla delle bende o del tape.

 

Il bendaggio funzionale, quindi, è una procedura che immobilizza in maniera parziale una articolazione, in caso si siano verificate lesioni ai tendini, muscoli e legamenti, permettendo la completa guarigione ed evitando gli effetti collaterali dovuti all’immobilizzazione totale.

 

 

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

Il bendaggio funzionale è una procedura utilizzata per l'immobilizzazione parziale di una articolazione in caso si siano verificate lesioni a tendini, muscoli e legamenti.

Patologie correlate

Strutture in evidenza

Tutte le strutture     Contattaci

Ricerche degli utenti

  • Colpoisterectomia

    La colpoisterectomia è una procedura chirurgica che consiste nella rimozione dell’utero e parte della cervice uterina, attraverso la vagina.

  • Conizzazione

    La conizzazione è una procedura chirurgica, praticata nella donna, che consiste nella rimozione di una porzione anomala di tessuto dalla cervice uterina.

  • Emicolectomia

    La emicolectomia è una procedura chirurgica che consiste nella rimozione di una parte del colon, soprattutto in caso di tumore al colon-retto.

  • Dermatite atopica (Prurigo di Besnier)

    La dermatite atopica, noto anche come eczema atopico, eczema allergico costituzionale o prurigo di Besnier, è una malattia della pelle che provoca intenso prurito, è comune nei bambini, ma può comparire ad ogni età.

  • Colangio pancreatografia endoscopica retrograda (ERCP)

    La colangiopancreatografia endoscopica retrograda (ERCP) è un esame endoscopico che permette di visualizzare le vie biliari e pancreatiche.