Asbestosi

Illustrazione 3d del polmone per descrivere l'Asbestosi 

 

L’asbestosi è una malattia polmonare che si sviluppa a seguito di inalazione di amianto, materiale costituito principalmente da composti derivanti dal silicio. Le fibre di solito si allineano con il flusso d'aria e, una volta respirate, raggiungono più in profondità i polmoni, penetrando nell'epitelio (il tessuto che è responsabile degli scambi gassosi). L’asbestosi può condurre a mesotelioma e al tumore del polmone, con esiti anche fatali.

 

Le fibre di amianto sono state storicamente scelte per l'edilizia, la spedizione, l'estrazione mineraria e l'uso commerciale di ingegneria aerospaziale a causa della loro elevata resistenza elettrica e termica e del basso costo, in quanto si ignoravano i rischi che questo materiale causava alla salute. A partire dal 1994, però, l’Italia ha vietato l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione di amianto e di tutti i prodotti contenenti questo minerale.

 

 

Indice degli argomenti

 

 

Descrizione dell’asbestosi

La prevalenza della malattia è maggiore nei lavoratori esposti ad alti livelli di amianto. Uno studio condotto tra i lavoratori edili in Giappone ha rivelato che i lavoratori che lavorano nell'installazione del pannello di amianto hanno il maggior numero di casi di asbestosi (39,1%). Inoltre, maggiore è la durata dell'esposizione, maggiori sono le possibilità di sviluppare la malattia. Si stima che l'amianto causi circa 55000 morti all'anno nel mondo, prevalentemente tra i lavoratori edili.

 

Quando c’è un'esposizione ad alti livelli di amianto, le fibre e la polvere sospese nell'aria possono rimanere intrappolate negli alveoli polmonari, dove irritano e fanno sì che il tessuto polmonare si cicatrizzi. Questo determina una condizione infiammatoria cronica, l’asbestosi, che si protrae nel tempo, e che è tanto più grave quanto è maggiore e prolungata l’esposizione all’amianto.

Poiché l'asbestosi è una malattia progressiva, i sintomi potrebbero non svilupparsi fino a 20 anni dopo l'esposizione, quando l'amianto ha danneggiato in modo significativo il tessuto polmonare, rendendolo rigido e incapace di espandersi normalmente. Il fumo può aumentare la quantità di danni causati dall'amianto e accelerare la progressione della malattia.

 

 

 

 

La diagnosi dell’asbestosi

La diagnosi di asbestosi è in gran parte clinica: in primo luogo, avere dettagli sull’esposizione all'amianto del paziente è centrale per la diagnosi. Per delineare il quadro clinico complessivo, vengono condotti i seguenti esami diagnostici:

  • radiografia al torace, esame di imaging che utilizza i raggi X, in modo da ottenere immagini informative sullo stato dei polmoni. In caso di asbestosi, la radiografia evidenzierà la presenza di tessuto fibrotico (ovvero cicatriziale, che deriva da un’infiammazione) a livello dei polmoni;
  • test di funzionalità polmonare, tra cui la spirometria, test che misura il volume di aria che si riesce a espirare con il massimo sforzo e la velocità con cui si riesce a farlo;
  • biopsia polmonare, esame in cui viene prelevata una piccola porzione di tessuto polmonare e si controlla se è presente la fibrosi a livello degli alveoli e dei bronchi. (La fibrosi dovuta ad asbestosi ha una particolare configurazione all’interno dell’apparato respiratorio).

 

 

I sintomi e le complicanze dell’asbestosi

Trattandosi di una malattia cronica e progressiva, i sintomi dell’asbestosi si possono manifestare anche decenni dopo l’esposizione alle fibre di amianto. I sintomi includono:

  • fiato corto (dispnea);
  • una tosse secca e persistente;
  • perdita di appetito con perdita di peso;
  • punte delle dita e dei piedi che appaiono più larghe e rotonde del normale;
  • dolore o sensazione di oppressione al petto.

 

Se non tenuta sotto controllo, l’asbestosi può portare a complicanze anche gravi. La fibrosi del polmone porta a difficoltà respiratorie, che a lungo andare possono portare a insufficienza polmonare e ipossiemia (ridotta concentrazione di ossigeno nel sangue, con conseguente sofferenza dei tessuti). Inoltre, le persone esposte all’amianto hanno un rischio elevato di sviluppare tumori maligni al polmone, tra cui l’adenocarcinoma e il mesotelioma (più raro), tumore a carico dei rivestimenti del polmone.

 

 

Illustrazione del processo di inalazione di fibre di asbesto che scatenano successivamente all'interno dei polmoni la patologia dell'asbestosi

 

 

Trattamento dell’asbestosi

Non esiste un trattamento in grado di invertire il danno causato dall'amianto, ma alcune accortezze possono aiutare a rallentare la progressione dell’asbestosi e alleviarne i sintomi.

 

In primo luogo, è importantissimo evitare un'ulteriore esposizione all'amianto e ad altre sostanze irritanti come il fumo di sigaretta: questo contribuirà a rallentare la progressione della malattia. Inoltre il medico può prescrivere farmaci per alleviare la mancanza di respiro e mantenere la salute generale dei polmoni o prescrivere trattamenti come l’ossigenoterapia.

 

Nei casi più gravi, il medico potrebbe decidere di optare per un intervento chirurgico o un trapianto di polmone.

 

 

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria.

In sintesi

L’asbestosi è una malattia polmonare causata dall'inalazione di fibre di amianto, materiale costituito principalmente da composti derivanti dal silicio.

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