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AngioplasticaIn breve
Indice degli argomenti
Che cos'è l'angioplastica?L’angioplastica è una tecnica chirurgica mini-invasiva percutanea, ovvero un intervento che si svolge senza effettuare una larga incisione sulla pelle, ma inserendo un catetere in un vaso sanguigno periferico attraverso un piccolo taglio sulla cute. Questa procedura viene utilizzata per dilatare i vasi sanguigni e liberarli da restringimenti e ostruzioni che impediscono la normale circolazione del sangue.1-5 Quali sono gli scopi e gli utilizzi dell'angioplastica?L’angioplastica ha lo scopo di eliminare l’ostruzione che limita o blocca il flusso del sangue all’interno di un vaso, ad esempio una delle arterie coronarie che irrorano le pareti del cuore. Nella maggior parte dei casi l’ostruzione è provocata dalla presenza di una placca aterosclerotica, un accumulo di sostanze grasse che restringe il diametro interno dell’arteria e ostacola il passaggio del sangue. La finalità dell’angioplastica è quella di ristabilire il flusso sanguigno all’interno di un vaso precedentemente ostruito per garantire un sufficiente apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti verso cui trasporta il sangue. L’angioplastica può essere eseguita:
Si può ricorrere all’angioplastica in caso di:
Quali sono i candidati ideali di un'angioplastica?L’angioplastica generalmente viene effettuata su pazienti che presentano problemi di apertura delle arterie che non rispondono alla terapia farmacologica né agli interventi sullo stile di vita, ad esempio in caso di angina, patologia che causa uno scarso afflusso di sangue alle pareti del cuore e provoca dolore al petto. Questo tipo di intervento è indicato quando il grado di ostruzione dell’arteria è da lieve a moderato, mentre può essere controindicato in caso di ostruzioni di grado severo o che riguardano un numero elevato di arterie diverse. Altri pazienti che possono trarre beneficio da un intervento di angioplastica sono quelli che presentano un infarto del miocardio in corso. In questi casi l’angioplastica viene utilizzata come trattamento di emergenza e deve essere effettuata in tempi rapidi per ristabilire il flusso sanguigno.1,2 L’angioplastica non è invece indicata in caso di:
Quali sono i tipi di angioplastica?Esistono diversi tipi di angioplastica, in base alle sedi dove essa viene eseguita. Angioplastica coronaricaQuesta tipologia di angioplastica viene eseguita su una delle arterie coronarie, vasi sanguigni che garantiscono l’apporto di sangue ossigenato alle pareti del cuore. Il restringimento e l’ostruzione di una coronaria, limitando l’apporto di ossigeno al tessuto cardiaco, possono causare patologie come l’angina pectoris o l’infarto del miocardio. L’angioplastica permette di ristabilire la circolazione, migliorando i sintomi e riducendo le probabilità di soffrire di attacchi cardiaci in futuro.1-5 Angioplastica perifericaL’angioplastica può essere utilizzata per trattare l’arteriopatia periferica, patologia nella quale le arterie che irrorano le estremità (braccia e gambe) sono ostruite dalla presenza di placche aterosclerotiche. L’arteriopatia periferica nella maggior parte dei casi colpisce gli arti inferiori, manifestandosi con sintomi come dolore, crampi, difficoltà nella deambulazione, atrofia e ulcerazioni della pelle. In caso di arteriopatia grave, quando la circolazione non può essere ristabilita attraverso l'impiego di farmaci o modificando lo stile di vita, un intervento di angioplastica, ad esempio sull’arteria femorale, può essere efficace per correggere l’ostruzione.1,2,4 Angioplastica carotideaL’angioplastica può essere indicata per pazienti che soffrono di ostruzioni e restringimenti importanti delle arterie carotidi, vasi sanguigni situati nel collo che garantiscono l’apporto di sangue ossigenato al cervello. L’intervento di angioplastica, eliminando le placche e ristabilendo il flusso del sangue all’interno dell’arteria, riduce il rischio di ictus.1,2,4 Angioplastica venosaL’angioplastica venosa può essere utilizzata per correggere un restringimento (stenosi) della fistola arterovenosa. Questa è una connessione tra arteria e vena che viene creata chirurgicamente nel braccio di un paziente sottoposto a emodialisi per malattia renale cronica, allo scopo di assicurare un accesso permanente per la macchina della dialisi.6 Quali sono i rischi e i benefici dell'angioplastica?L’incidenza di complicazioni nell’angioplastica è generalmente molto bassa e corrisponde a meno dell’1% negli interventi sulle arterie femorali e coronarie, mentre è poco più alta in altre sedi come le carotidi. Le possibili complicazioni, seppur rare, sono:
D’altra parte, l’impiego di una procedura mini-invasiva come l’angioplastica ha importanti vantaggi:
L’angioplastica è una procedura salvavita che riduce il rischio di patologie gravi come l’infarto e l’ictus. Tuttavia, il successo complessivo dell’angioplastica dipende anche dall’adesione del paziente alle terapie e alle modifiche dello stile di vita necessarie dopo l’intervento.1,2,3,5 Come ci si prepara per l'angioplastica?In caso di procedura programmata, la preparazione per un intervento di angioplastica comprende:
Angioplastica: procedura step-by-stepL’intervento di angioplastica prevede le seguenti fasi:
Le funzioni vitali del paziente vengono monitorate durante tutta la durata dell’intervento. L’angioplastica ha una durata variabile da 30-40 minuti ad alcune ore.1-5 Come comportarsi dopo l'angioplastica?Dopo un intervento di angioplastica è possibile sperimentare dolore a livello del punto di inserzione del catetere; può essere presente un ematoma. In seguito all’angioplastica, il paziente dovrà seguire scrupolosamente le terapie prescritte, che di solito prevedono l’impiego di farmaci anticoagulanti. Saranno necessari un periodo di riposo e l’astensione da alcune attività fisiche, ma è importante fare sempre riferimento alle indicazioni dello/a specialista a riguardo. È anche consigliabile, dopo l’intervento, bere molta acqua per favorire l’eliminazione del mezzo di contrasto. Infine, è importante che dopo l’intervento di angioplastica il paziente si impegni a migliorare il proprio stile di vita:
Quanti giorni di ricovero sono previsti per l'angioplastica?I tempi di ricovero dopo l’angioplastica possono variare da uno a più giorni, in base alla sede dell’intervento, alle condizioni generali del paziente e all’eventuale insorgenza di complicazioni.3 Fonti
Autore![]()
Osmosia s.r.l.
Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria. | In sintesiL'angioplastica è un intervento salvavita che combatte restringimenti e ostruzioni arteriose. Attraverso un catetere, si dilata l'arteria e si ripristina il flusso sanguigno. |