
Cardiomiopatia dilatativa
La cardiomiopatia dilatativa è una patologia che fa parte della famiglia delle cardiomipatie determinata da fattori ereditari o acquisiti, che comporta la dilatazione della parete dei ventricoli (prevalentemente quello sinistro) del cuore. Questa condizione può portare a una progressiva disfunzione dell’attività contrattile con conseguente scompenso cardiaco e aritmie che possono determinare morte cardiaca improvvisa.
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Cos’è la cardiomiopatia dilatativaLa cardiomiopatia dilatativa colpisce una persona su 2.500 ed è la prima causa di trapianto di cuore. Circa il 25% -35% dei casi di cardiomiopatia dilatativa sono di natura ereditaria, altre possibili cause sono i fattori ambientali, infettivi e sistemici. La cardiomiopatia dilatativa può insorgere a qualsiasi età, ma è più comune nei pazienti di età compresa tra i 40 e i 59 anni.
Il cuore, l’organo responsabile dell’afflusso di sangue in tutti i tessuti del corpo umano, è suddiviso in quattro cavità, separate da strutture anatomiche dette setti: gli atri, destro e sinistro, che accolgono rispettivamente il sangue proveniente dalla circolazione sistemica (che è povero di ossigeno) e polmonare (ricco di ossigeno), e i ventricoli, destro e sinistro, che rispettivamente, contraendosi, spingono il sangue attraverso la circolazione polmonare e sistemica; data la sua natura contrattile, il cuore è costituito da tessuto muscolare, detto tessuto miocardico.
Nella cardiomiopatia dilatativa, a causa di vari fattori, tra cui mutazioni che coinvolgono i geni delle cellule muscolari cardiache, si verifica una dilatazione della parete del ventricolo (spesso sinistro), che porta a fenomeni di rimodellamento: nel corso del tempo il ventricolo assume una forma sferica e diminuisce la sua capacità contrattile. Il risultato è un anormale meccanismo di riempimento del ventricolo, con una riduzione del volume di sangue immesso in circolo e un aumento della pressione arteriosa: tutti gli adattamenti fisiopatologici indotti dalla cardiomiopatia dilatativa provocano un minor apporto di sangue e al tempo stesso una maggior richiesta di ossigeno da parte dei tessuti.
In base alle cause di insorgenza si può distinguere:
La diagnosi della cardiomiopatia dilatativaLa diagnosi di cardiomiopatia dilatativa avviene in seguito ad approfondita visita medica e a diverse pratiche diagnostiche, tra cui:
I sintomi e le complicanze della cardiomiopatia dilatativaI principali sintomi della cardiomiopatia dilatativa sono dovuti al quadro clinico di scompenso cardiaco, quindi:
La cardiomiopatia dilatativa inoltre può comportare complicanze anche serie:
Cura e trattamento della cardiomiopatia dilatativaLa cardiomiopatia dilatativa può essere, in alcuni casi e nelle prime fasi, reversibile. Questo si verifica, per esempio, se la causa determinante dell’insorgenza della malattia è un fattore esterno (es. l’uso di alcol), in tal caso, infatti, basta rimuovere il fattore che ha indotto la patologia per far rientrare il disturbo.
La cardiomiopatia dilatativa, dovuta ad altre cause, non è curabile, ma i sintomi e le eventuali complicanze possono essere gestiti con:
Fonti
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Osmosia s.r.l.
Agenzia di medical writing composta da un mix multidisciplinare di esperti su tematiche afferenti ogni principale area clinica sanitaria. | In sintesiLa cardiomiopatia dilatativa è una malattia del muscolo cardiaco che porta a dilatazione del ventricolo sinistro del cuore ed insufficienza cardiaca. Patologie correlateTerapie correlate |
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