Sclerodermia

Illustrazione 3d del derma per descrivere la sclerodermia

La sclerodermia è una malattia autoimmune caratterizzata da un ispessimento della pelle e che può talvolta colpire gli organi interni. Per questo motivo la malattia viene classificata nella forma localizzata, quando colpisce solo la cute, oppure sistemica (sclerosi sistemica), quando coinvolge anche gli organi interni.

La sclerodermia di solito si manifesta tra i 30 e i 50 anni di età ed è più frequente nelle donne e negli afroamericani, i quali presentano spesso anche un decorso più grave rispetto ad altre etnie.

Indice degli argomenti

Cause della sclerodermia

Sia la forma localizzata che la forma sistemica di sclerodermia sono caratterizzate da un accumulo eccessivo di collagene nei tessuti, a causa di un'iperattività dei fibroblasti, le cellule del tessuto connettivo. La ragione di tale over funzionalità dei fibroblasti non è stata finora identificata in modo chiaro, ma si ritiene che il sistema immunitario svolga un ruolo significativo nel processo.

Normalmente, il sistema immunitario ha il compito di difendere l'organismo da attacchi esterni, ad esempio portati da virus o batteri, contrastando la loro azione dannosa. Tuttavia, nelle malattie autoimmuni, inclusa la sclerodermia, la reazione del sistema immunitario è diretta contro l'organismo stesso mediante autoanticorpi che provocano infiammazione e stimolano i fibroblasti a produrre una quantità eccessiva di collagene.

È possibile che ci sia una predisposizione genetica, dato che diversi casi di sclerodermia sono stati riscontrati negli stessi ambiti familiari.

Sintomi della sclerodermia

La sclerodermia localizzata viene distinta in morfea e lineare a seconda dei segni e dei sintomi.

Nella sclerodermia morfea vi possono essere:

  • indurimento e ispessimento di una o più aree di cute;
  • macchie di forma ovalare e inizialmente di colore violaceo che successivamente diventano di colore bianco madreperla. Queste lesioni sono pruriginose ma non dolorose.

La tipologia lineare è invece caratterizzata da:

  • alterazioni cutanee, di forma lineare, diffuse in numerose aree del corpo (addome, torace, arti, testa);
  • disturbi della crescita a carattere irreversibile quali ad esempio l’accorciamento degli arti. Questo avviene perché possono essere coinvolte anche strutture profonde come muscoli, ossa o tendini.

Anche le manifestazioni della sclerodermia sistemica ne permettono una classificazione in due tipologie: una forma limitata e una forma diffusa.

La forma limitata, quella più frequente e meno violenta, interessa la cute degli arti e del viso e può riguardare anche strutture interne, come ad esempio i polmoni e l’apparato digerente. I sintomi e i segni comprendono:

  • vasocostrizione intensa a livello degli arti superiori e inferiori detta ‘fenomeno di Raynaud’, causata di solito da freddo o stress, ed accompagnata da dolore e ipersensibilità;
  • macchie cutanee di colore rosso;
  • accumuli sottocutanei di calcio (cosiddetta calcinosi), di solito molto dolorosi;
  • bruciori gastrici;
  • difficoltà di deglutizione (disfagia);
  • dispnea;
  • ipertensione polmonare.

La forma diffusa, meno comune, può comportare altri disturbi aggiuntivi che dipendono dagli organi colpiti (cuore e reni, polmoni e apparato digerente) tra i quali si possono annoverare:

  • astenia;
  • dolori generalizzati;
  • rigidità articolari;
  • perdita di peso corporeo.

Come si esegue la diagnosi di sclerodermia

La diagnosi di sclerodermia viene effettuata tramite:

  • esame accurato della pelle;
  • analisi microscopica su minuscoli campioni di tessuto prelevato (biopsie);
  • analisi del sangue per misurare i parametri infiammatori;
  • ricerca di autoanticorpi nel sangue;
  • capillaroscopia periungueale, un esame semplice e di breve durata che consente di valutare le alterazioni tipiche della malattia nei capillari del letto ungueale;
  • accertamenti strumentali come spirografia, indagini radiografiche e tomografia computerizzata, al fine di evidenziare eventuali lesioni di organi interni.

Cura della sclerodermia

Purtroppo non esistono terapie in grado di guarire definitivamente la sclerodermia. È però possibile eliminare o alleviare i disturbi causati dalla malattia utilizzando trattamenti di tipo farmacologico e chirurgico.

Nelle forme localizzate vengono generalmente impiegate creme da applicare localmente, mentre la cura della forma sistemica comprende:

  • farmaci vasoattivi: sostanze in grado di migliorare la vascolarizzazione dei tessuti;
  • immunosoppressori: medicamenti che abbassano l'attività del sistema immunitario;
  • steroidi per ridurre disturbi articolari e muscolari;
  • creme idratanti per la pelle;
  • farmaci per tenere sotto controllo problemi legati a disturbi di organi interni e apparati;
  • trapianto di polmone, nei casi di ipertensione polmonare non altrimenti trattabile;
  • trapianto di cellule staminali autologhe (ASCT) nelle forme a rapida progressione.

Complicanze della sclerodermia

Le complicazioni della sclerodermia sistemica possono essere le seguenti:

Fonti:

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

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In sintesi

La sclerodermia è una malattia autoimmune che causa ispessimento cutaneo e può interessare organi interni, manifestandosi prevalentemente tra i 30 e i 50 anni.

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