Linfoadenopatia

Illustrazione del sistema linfatico per descrivere la linfoadenopatia

La linfoadenopatia è un termine specifico che si riferisce all’ingrossamento dei linfonodi, dei piccoli organi responsabili della filtrazione dei fluidi del sistema linfatico. Tale ingrossamento può essere dovuto ad infezioni batteriche, virali o fungine, ma anche a malattie autoimmuni o a cancro. Pertanto, la linfoadenopatia è comune quando l’organismo è debilitato per una condizione sottostante, ed è un segno che il sistema immunitario sta lavorando.

Quando si pensa ai linfonodi ingrossati, spesso, si fa riferimento a quelli presenti sui lati del collo. In realtà possono essere soggetti a linfoadenopatia anche tutti gli altri linfonodi presenti nei vari distretti del corpo umano, tra i quali quelli presenti a livello dell’inguine o quelli a livello ascellare.

Generalmente si ha un ritorno alla normalità quando la condizione sottostante, come un’infezione, migliora e si risolve. Talvolta però, l’ingrossamento dei linfonodi può permanere o peggiorare. In caso di peggioramento o di durata eccessiva, per esempio per un mese o più, è estremamente importante rivolgersi al medico curante.

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Quali sono i sintomi della linfoadenopatia?

La linfoadenopatia è una condizione che potrebbe segnalare la presenza di una patologia o di un’infezione in corso. In caso di linfoadenopatia i segni e sintomi più evidenti sono:

  • gonfiore e aumento di dimensione dei linfonodi;
  • possibile dolore ed eccessiva sensibilità al tatto.

In base alla causa della linfoadenopatia possono essere presenti anche altri segni e sintomi, tra i quali:

  • mal di gola;
  • febbre;
  • rinorrea (naso che cola);
  • sudorazione notturna;
  • astenia.

Quali sono le cause della linfoadenopatia?

La causa più comune di linfoadenopatia è l’infezione virale legata al raffreddore comune. Queste infezioni possono richiedere circa 10 giorni per risolversi del tutto. Altre infezioni e malattie infettive che possono causare la linfoadenopatia includono:

Tra le altre cause di linfoadenopatia possiamo annoverare la formazione di tumori, come la leucemia e il linfoma. Inoltre, la linfoadenopatia può essere causata da malattie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico e l’artrite reumatoide.

Come viene diagnosticata la linfoadenopatia?

Per la diagnosi di linfoadenopatia, il medico curante esegue un accurato esame fisico, tramite il quale vengono analizzati i vari sintomi e segni, come la dimensione dei linfonodi, l’estrema sensibilità e il dolore al tatto.

Oltre all’esame fisico, altri test possono essere utili per confermare o escludere le possibili condizioni sottostanti che possono causare la linfoadenopatia. Tra questi, può essere importante l’analisi del sangue con esame emocromocitometrico completo, che risulta utile per rilevare infezioni o leucemia.

Le tecniche di imaging, come la tomografia computerizzata, possono essere utilizzate per identificare la localizzazione della linfoadenopatia e l’entità dell’ingrossamento dei linfonodi. Inoltre, il medico curante può richiedere una biopsia del linfonodo, per esaminarlo al microscopio, al fine di rilevare o escludere la presenza di tumori come il linfoma.

Foto di uomo con linfonodi del collo ingrossati a causa della linfoadenopatia

Come si cura la linfoadenopatia?

La cura della linfoadenopatia varia in base alla condizione sottostante che la causa. Nel caso di infezioni virali, queste si risolvano generalmente senza ausilio medico, mentre le infezioni batteriche vengono curate tramite trattamento antibiotico.

Se la causa di linfoadenopatia è una malattia autoimmune, il paziente viene curato tramite terapia immunitaria e/o farmaci glucocorticoidi sistemici. Infine, in caso di tumore il paziente viene curato tramite vari approcci, a seconda del tipo di cancro: la cura può includere la chirurgia, la radioterapia o la chemioterapia.

Se la linfoadenopatia è accompagnata da dolore, i rimedi utili ad alleviare questo sintomo sono l’applicazione di impacchi caldi sull’area interessata e la somministrazione di antidolorifici da banco, come l’acido acetilsalicilico.

Quali sono le conseguenze dovute alla linfoadenopatia?

La linfoadenopatia non ha particolari conseguenze, ma è assolutamente importante indagare le cause sottostanti questa condizione. Infatti, il peggioramento della malattia che causa la linfoadenopatia potrebbe portare a conseguenze pericolose, anche letali, quali sepsi, in caso di infezione, o metastasi, in caso di tumore.

Fonti

Autore

Osmosia s.r.l.
Osmosia s.r.l.

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In sintesi

La linfoadenopatia è l'ingrossamento dei linfonodi dovuto a infezioni, malattie autoimmuni o tumori. I sintomi includono gonfiore, dolore e febbre. La diagnosi avviene con esame fisico, esami del sangue e talvolta biopsia.

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